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Bill Cosby è stato condannato ad almeno tre anni di carcere per violenza sessuale

Immagine di copertina

L’attore americano Bill Cosby è stato condannato ad almeno tre anni di detenzione e a un massimo di dieci per violenza sessuale.

L’ottantunenne, che si è sempre proclamato innocente ed era stato giudicato colpevole nell’aprile scorso, dovrà scontare la pena in isolamento e pagare una multa di 25 mila dollari.

“Un predatore sessuale violento”, così è stato definito dal giudice Steven O’Neill. Come tale sarà iscritto nel registro dei criminali sessuali, i suoi spostamenti dovranno essere notificati e dovrà essere sottoposto a trattamenti psichiatrici.

L’accusa aveva chiesto da cinque a dieci anni di carcere. La difesa puntava invece agli arresti domiciliari.

Secondo la sentenza, “il papà d’America” nel 2004 drogò con barbiturici e poi violentò Andrea Constand, oggi 44enne, all’epoca dipendente della Temple University. All’epoca Cosby faceva parte del consiglio d’amministrazione dell’ateneo.

Ma non si tratta dell’unico caso. Sono infatti una cinquantina le donne che hanno accusato l’attore di molestie, giovani debuttanti ma anche figure note come l’ex top model Beverly Johnson.

Bill Cosby è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale

Il comico statunitense Bill Cosby è stato riconosciuto colpevole di tre capi di imputazione riguardanti violenze sessuali, per ognuno dei quali rischia fino a 10 anni di carcere.

L’attore, 80 anni, era sotto processo per aver drogato e violentato l’ex giocatrice di basket canadese Andrea Constand nel 2004.

Cosby, il primo grande attore nero ad apparire nelle televisioni statunitensi in prima serata, secondo quanto stabilito dalla giuria, rimarrà fuori dal carcere fino alla pronuncia della sentenza.

Cosby, in aula, ha perso la calma dopo la pronuncia del verdetto, quando i pubblici ministeri hanno chiesto che gli fosse negata la libertà su cauzione.

L’accusa ha chiesto che fosse trattenuto in carcere perché è “ha una ricchezza illimitata” e potrebbe fuggire su un aereo privato.

“Mi sento come se la mia fede nell’umanità fosse ristabilita”, ha detto il procuratore Lili Bernard fuori dal tribunale.

“Siamo così felici perché finalmente possiamo dire che le donne vengono credute, e non solo su #MeToo, ma in un tribunale”, ha detto l’avvocato Gloria Allred.

È la seconda volta che l’attore si trova sotto processo per accuse di abusi sessuali, dopo che, nel 2017, una giuria non aveva raggiunto un verdetto per un altro caso.

All’inizio di questo nuovo processo, svoltosi in Pennsylvania, è risultato che Cosby aveva pagato la signora Constand quasi 3,4 milioni di dollari per siglare un accordo civile nel 2006.

Sono circa 60 le donne che in 50 anni hanno accusato pubblicamente l’attore di essere un maniaco sessuale.

Ma, a seguito dell’intervenuta prescrizione su molti casi, solo una accusa è stata portata in giudizio.

Alcune delle donne che lo hanno accusato erano presenti in tribunale e hanno pianto di gioia quando è stato letto il verdetto di colpevolezza.

L’avvocato di Cosby, Tom Mesereau, ha detto che “la lotta non è finita”, aggiungendo di essere convinto dell’innocenza di Cosby e di avere intenzione di presentare ricorso.

Il procuratore distrettuale della contea di Montgomery, Kevin Steele, che ha sostenuto le accuse contro Cosby, ha tenuto una conferenza stampa dopo il verdetto.

“Il denaro, il potere e la fama dell’imputato non ci fermeranno; continueremo a perseguire il caso”, ha detto Steele, mentre la signora Constand era accanto a lui.

Quando è avvenuta la violenza, Constand lavorava come dirigente nella squadra di pallacanestro femminile della Temple University, a Filadelfia.

Ha raccontato alla corte che era andata a casa di Cosby, che a quei tempi era suo amico, per discutere della sua intenzione di dare le dimissioni dall’incarico.

Cosby le avrebbe dato tre pillole blu per “aiutarla a rilassarsi”, spacciandole come un rimedio naturale.

Qualche minuto dopo, la donna ha cominciato a vedere doppio e ha perso rapidamente conoscenza.

Quando si svegliò, trovò Cosby che le tastava il seno e la penetrava, fisicamente incapace di reagire a causa delle droghe assunte.

La signora Constand ha denunciato subito la violenza, ma il procuratore distrettuale all’epoca si rifiutò di sporgere denuncia.

Il caso è stato poi riaperto nel 2015.

Il giudice Steven O’Neill ha permesso a cinque altre donne che accusano Cosby di essere ascoltate come testimoni.

In questo modo l’accusa è riuscita a mostrare un modello di condotta scorretta reiterata e continuativa dell’attore.

Heidi Thomas ha raccontato alla corte che, nel 1984, dopo che il comico le ha servito del vino, è caduta in un sonno profondo dal quale si è svegliata solo 4 giorni dopo.

L’ex modella statunitense Janice Dickinson, anche lei tra le testimoni, ha detto che Cosby l’ha drogata e violentata in un hotel nel 1982, quando aveva 27 anni.

“Volevo colpirlo, volevo dargli un pugno in faccia”, ha detto la signora Dickinson, oggi 63 anni, al tribunale di Norristown, in Pennsylvania.

“Ho provato rabbia, sono stata umiliata, disgustata”.

Il “caso Cosby” è stato uno dei primi processi contro una celebrità seguiti alla nascita del movimento #MeToo.

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