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    La nuova squadra di Joe Biden: tutti gli uomini (e le donne) del presidente vengono da Clinton e Obama

    Illustrazione di Emanuele Fucecchi
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 24 Nov. 2020 alle 12:47 Aggiornato il 24 Nov. 2020 alle 12:57

    Altro che balzo nel futuro. Per far dimenticare gli anni bui di Donald Trump, il neo presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden si affida all’usato sicuro. Più che una rivoluzione contro il tycoon-despota, la sua si annuncia come una restaurazione del vecchio ordine democratico. La direzione di marcia è abbastanza chiara, guardando ai nomi della nuova squadra presidenziale: tutti, o quasi, vantano esperienze nelle amministrazioni di Bill Clinton e Barack Obama. Alla Casa Bianca non si inizia un nuovo cammino: semmai, si torna sulla strada abbandonata quattro anni fa. Un ritorno al passato temperato da un importante elemento di novità assoluta: Kamala Harris, una carriera da procuratrice e ora prima donna afro-asiatica a ricoprire la carica di vicepresidente.

    Vicepresidente: Kamala Harris
    Kamala Harris, 55 anni, figlia di padre giamaicano e madre indiana, è forse l’unico vero elemento di rottura nella squadra di Joe Biden. Del resto, “rompere le barriere” è anche il suo motto. Da procuratrice distrettuale di San Francisco prima (2003-2011) e da procuratrice generale della California poi (2011-2016), Harris si è fatta la fama della dura. Tanto che le sue posizioni intransigenti sulla Giustizia – fondi alle forze dell’ordine e pene severe contro lo spaccio di droga – le hanno attirato qualche critica dall’ala più liberal del Partito democratico. Negli ultimi quattro anni la futura vicepresidente ha lavorato al Senato e fra quattro anni, secondo molti, sarà lei la candidata dem alla Casa Bianca.

    Leggi anche: Kamala Harris, la “poliziotta” che sfida le banche

    Segretario di Stato: Antony Blinken
    Antony Blinken, 58 anni, lavorava al Dipartimento di Stato già ai tempi dell’Amministrazione Clinton e tra il 2015 e il 2017, sotto la presidenza Obama, è stato vicesegretario di Stato. Nato a New York, cresciuto a Parigi (sua madre, divorziata, aveva sposato un avvocato della comunità ebraica sopravvissuto ad Auschwitz), laureatosi alla Columbia, Blinken viene descritto come un uomo pragmatico e operativo, molto abile nelle negoziazioni. Nel 2003 si schierò a favore dell’invasione dell’Iraq e nel 2011 fu tra i più convinti sostenitori dell’intervento militare in Libia e seguì da vicino le operazioni che portarono all’uccisione di Osama Bin Laden. Da vicesegretario di Stato, quando il Dipartimento era guidato da John Kerry, sollecitò i raid in Siria contro Assad. Blinken attribuisce agli Usa il ruolo di Paese difensore della democrazia contro i dittatori, anche a costo di andarla a difendere con le bombe. Nelle relazioni internazionali è un fautore degli accordi bilaterali: tra le sue prime missioni ci sarà quella di ricucire i rapporti con l’Europa.

    Segretario al Tesoro: Janet Yellen
    Janet Yellen, 74 anni, sarà la ministra dell’Economia di Biden: prima donna a ricoprire questo incarico dopo essere stata la prima donna a guidare la Federal Reserve, tra il 2014 e il 2018, quando alla Casa Bianca c’era Obama (e alla fine Trump). Nata a New York in una famiglia ebraica, laureatasi a Yale, ha insegnato all’Università di Berkeley ed è soprannominata “la dura di Brooklyn”. Negli anni Novanta fu scelta dall’allora presidente Clinton come presidente del Consiglio dei Consulenti Economici. Dopo aver contribuito, da presidente della Fed, al rilancio dell’economia Usa dopo la crisi finanziaria del 2008, Yellen è chiamata ora a fare lo stesso a fronte del disastro causato dalla pandemia di Covid-19.

    Leggi anche: Chi è Janet Yellen

    Segretario alla Sicurezza Interna: Alejandro Mayorkas
    Alejandro Mayorkas, 61 anni, avvocato nato a L’Avana, sarà il primo immigrato a guidare il ministero degli Interni Usa. Era ancora un bambino quando scappò con la famiglia da Cuba e dalla rivoluzione di Fidel Castro. Cresciuto tra Miami e Los Angeles, tra il 2014 e il 2016 – sotto la presidenza Obama – è stato vicesegretario del Dipartimento per la sicurezza interna, impegnandosi in particolar modo sul tema della lotta alla criminalità informatica. Nel 2015 Mayorkas ha rappresentato in più occasioni gli Usa nelle trattative che hanno poi portato al primo storico accordo di sicurezza nazionale con Cuba.

    Direttore National Intelligence: Avril Haines
    Avril Haines, 51 anni, sarà la prima donna alla guida della National Intelligence. Tra il 2015 e il 2016, sotto l’Amministrazione Obama, è stata viceconsigliera per la Sicurezza nazionale.

    Inviato speciale per il clima: John Kerry
    John Kerry, 76 anni, sarà l’inviato speciale di Biden per il clima. Riprenderà da dove aveva interrotto, nel 2016, da segretario di Stato, quando fu tra i principali artefici del Trattato di Parigi sul Clima da cui Trump – notoriamente scettico rispetto alle politiche contro il cambiamento climatico – si è poi sfilato. Nato in Colorado, cattolico proveniente da una famiglia ebraica, nel 2004 fu il candidato alla presidenza dei democratici contro George W. Bush.

    Rappresentante permanente all’Onu: Linda Thomas-Greenfield
    Linda Thomas-Greenfield, 68 anni, afroamericana, è la nuova ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite.  Tra il 2013 e il 2016 (presidenza Obama) è stata delegata del segretaria di Stato agli Affari africani.

    Leggi anche: Trump cede, inizia la transizione con Biden: “Ma andiamo avanti con le cause legali”

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