Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:21
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Catalogna, indipendentisti in piazza contro il governo riunito a Barcellona. Scontri in piazza | VIDEO

Il premier spagnolo Sanchez ha riunito il Consiglio dei ministri a Barcellona, scatenando le proteste degli indipendentisti. Il video dell'aggressione a un giornalista ha fatto il giro del mondo

Il 21 dicembre 2018 il premier spagnolo Sanchez ha riunito il Consiglio dei ministri a Barcellona, scatenando le proteste degli indipendentisti che hanno letto il gesto del primo ministro come una provocazione.

Per il pomeriggio sono state organizzate manifestazioni contro il governo centrale tra i Jardinets de Gràcia e Placa de Catalunya, mente i politici catalani ancora in carcere con l’accusa di sedizione e disobbedienza continuano lo sciopero della fame in attesa di processo.

La città è stata blindata in previsione delle proteste e i manifestanti hanno bloccato l’accesso alle vie principali con le proprie auto fin dalla mattina.

Le proteste sono state indette il giorno dopo che il premier Sanchez e il governatore catalano Quim Torra hanno deciso di cercare una “proposta politica che goda di ampio sostegno” per la crisi catalana.

Gli indipendentisti – I manifestanti hanno condannato la decisione del premier Sanchez di tenere il consiglio dei ministri a Barcellona, in un momento in cui la tensione nella comunità autonoma è ancora alta.

Il Tribunale supremo infatti dovrà pronunciarsi in modo preliminare sui ricorsi presentati dai politici che sono ancora in carcere per aver dichiarato unilateralmente l’indipendenza della regione da Madrid dopo un referendum che il governo centrale ha definito illegale.

Per dimostrare la propria opposizione alla presenza dell’esecutivo in Catalogna, i manifestanti hanno indetto una “mobilitazione permanente” per boicottare la riunione dei ministri.

Gli scontri – Nel corso della mattinata si sono registrati violenti scontri tra i Mossos d’Esquadra e gli indipendentisti che hanno lanciato oggetti e innalzato barricate nel centro di Barcellona.

Tra i feriti c’è anche un giornalista di Intereconomía e OK Diario, Cake Minuesa, che è stato colpito al volto da un manifestante incappucciato (sopra il video).

Gli agenti hanno creato un corso ne di sicurezza intorno all’edificio in cui si riunisce il Consiglio dei ministri, la Casa Llotja de Mar.

All’ordine del giorno, oltre a varie misure relative alla Catalogna, anche l’innalzamento a 900 euro del salario minimo e l’aumento del 2,35 per cento dello stipendio dei dipendenti pubblici.

La sera prima, il premier Sanchez si è incontrato con Torra per avviare un dialogo sulla questione catalana tuttora irrisolta e trovare una proposta politica “che abbia un ampio sostegno nella società catalana”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale