Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Quasi la metà delle aziende Usa più ricche del 2017 sono state fondate da immigrati

Immagine di copertina
Credit: Afp

Ben 216 tra le 500 maggiori aziende statunitensi sono state fondate da immigrati di prima o seconda generazione. Apple, Google e Netflix le più note e ricche

Ogni anno la rivista di economia e finanza “Fortune” pubblica la lista delle 500 maggiori aziende statunitensi sulla base del loro fatturato nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Dal 1955 la classifica Fortune 500 fa il punto della situazione sulle società più ricche attive nel paese, ma mai come quest’anno aveva assunto un ruolo simbolico nel sottolineare l’importanza del contributo degli immigrati nella storia degli Stati Uniti.

Secondo una ricerca del Center for American Entrepreneurship, infatti, ben il 43 per cento delle compagnie incluse nella lista del 2017 sono state fondate da immigrati di prima o seconda generazione.

Nel gruppo delle 216 aziende ci sono alcuni colossi industriali come Pepsi, Colgate e l’azienda chimica DuPont, fondate da cittadini europei sbarcati in America tra il ventesimo e il ventunesimo secolo.

La percentuale è ancora più alta per quanto riguarda il settore dell’informatica e dell’hi-tech, con il 45 per cento delle aziende incluse nella lista di “Fortune” a essere nate per volontà di stranieri o figli di stranieri.

Il fondatore di Apple, Steve Jobs, era figlio di un siriano e fu adottato dalla famiglia Jobs di Mountain View.

Sergey Brin, che insieme a Larry Page ha dato vita a Google 20 anni fa, è nato in Russia ma vive negli Usa da quando aveva sei anni.

Marc Randolph, uno dei fondatori del gigante dello streaming on demand Netflix, è figlio di un immigrato austriaco.

Le aziende della lista Fortune 500 fondate da immigrati di prima o seconda generazione, come dimostrano i numeri forniti dal Center for American Entrepreneurship, danno lavoro a quasi 13 milioni di persone in tutto il mondo e nel 2016 hanno raggiunto fatturati da record, con ben 5,3 trilioni di dollari entrati nelle loro casse.

Secondo i titolari dello studio, “i risultati sono eclatanti e dovrebbero essere considerati con attenzione dai legislatori ancora impegnati nel dibattito sui cosiddetti Dreamers – gli immigrati irregolari entrati negli Stati Uniti da bambini seguendo i propri genitori – e più in generale sulle politiche di migrazione nel paese”.

Come si legge nel comunicato stampa, “I dati che emergono dall’analisi dimostrano la notevole e persistente importanza degli immigrati per la creazione e la crescita delle società più importanti e di maggior successo negli Stati Uniti”.

LEGGI ANCHE: Cos’è il Daca abrogato da Trump e chi sono i dreamers

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie | DIRETTA
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie | DIRETTA
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”