Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Nagorno-Karabakh, Armenia-Azerbaijan trovano l’accordo per il cessate il fuoco, ma gli armeni accusano subito gli azeri: “Hanno violato la tregua”

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Armenia-Azerbaijan: accordo per il cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh

I governi di Armenia e Azerbaijan hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh anche se la tensione resta altissima. Alle 12 ore locali, le 10 in Italia, infatti, è entrato in vigore il cessate il fuoco umanitario in Nagorno-Karabakh, territorio conteso da Armenia e Azerbaijan e teatro di una guerra dallo scorso 27 settembre, arrivato grazie alla mediazione russa, che prevede una sospensione delle ostilità allo scopo di effettuare uno scambio di prigionieri e recuperare i corpi degli uccisi. Tuttavia, nemmeno un’ora dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, il ministro della difesa armeno ha accusato l’Azerbaijan di aver violato la tregua lanciando un’offensiva nella parte orientale del territorio. “La città di Kapan è stata appena colpita da missili, ci sono morti e feriti” ha scritto il portavoce del ministro della Difesa armena su Facebook. Circostanza smentita dal collega azero che, sempre sui social, ha replicato: “Si tratta dell’ennesima provocazione del nemico”.

Le trattative tra i due Paesi, avviate per arrivare “quanto prima” a una risoluzione pacifica del conflitto con la mediazione della Russia, quindi, appaiono più che mai in salita. L’intesa, raggiunta faticosamente nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 ottobre e che prevede anche una formula di mediazione con la supervisione del Gruppo di Minsk, la struttura messa in piedi nel 1992 dall’Osce per prevenire il riaccendersi delle ostilità nel Nagorno-Karabakh, potrebbe rivelarsi di breve durate se il cessate il fuoco non verrà rispettato da uno dei Paesi.

Il Nagorno-Karabakh è formalmente parte dell’Azerbaigian ma ospita una popolazione a maggioranza armena le cui spinte separatiste sono iniziate con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Nelle due settimane di combattimenti iniziate il 27 settembre l’autoproclamata repubblica ha denunciato una ventina di vittime civili, mentre Baku ne ha segnalate trentuno. Non è chiaro il numero dei morti tra i militari. Erevan ha parlato di centinaia di caduti tra le proprie file e di migliaia tra quelle del nemico. L’Azerbaigian non ha fornito cifre.

Leggi anche: 1. Nagorno-Karabakh, bombardata chiesa simbolo e feriti due giornalisti: la testimonianza dal fronte / 2. Mkhitaryan, lettera aperta a Putin, Trump e Macron: “In Nagorno Karabakh tragedia senza precedenti” / 3. Dalla Libia all’Azerbaigian: la guerra per procura dei mercenari siriani di Erdogan / 4. La città spettrale del Nagorno-Karabakh

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”