Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Arabia Saudita è pronta a decapitare un uomo affetto da disabilità

Immagine di copertina

Munir al-Adam ha 23 anni ed è accusato di aver partecipato nel 2011 a proteste anti-governative. L'uomo è parzialmente cieco e sordo e rischia la pena capitale

L’Arabia Saudita si appresta a eseguire la condanna a morte di un uomo affetto da disabilità fisiche. La sua colpa, secondo il governo di Riad, è quella di aver preso parte cinque anni fa ad alcune proteste anti-governative scoppiate nella regione di Qatif, a maggioranza sciita. 

La vittima designata è Munir al-Adam, condannato nel 2011 da un tribunale speciale di Riad per aver organizzato la protesta inviando alcuni messaggi telefonici. Accuse che non hanno mai trovato alcun fondamento, secondo la famiglia del ragazzo, in quanto Munir al-Adam non possedeva un telefono cellulare all’epoca, essendo troppo povero per permetterselo. Questo particolare, tuttavia, non è stato sufficiente per scagionare il giovane, che è stato rinchiuso in prigione dall’età di 18 anni. 

Munir al-Adam, oggi 23enne, soffre di gravi menomazioni fisiche a causa di un incidente accaduto quando aveva sei anni. Alcune gravi ferite al cranio lo resero parzialmente cieco e sordo. 

Dopo l’arresto, il problema all’udito è peggiorato a causa delle pesanti percosse inflitte al ragazzo dalla polizia. Secondo la famiglia, Munir è stato torturato e picchiato, fino a provocargli danni permanenti al sistema uditivo già danneggiato. 

L’uomo ha infatti raccontato di essere stato costretto a firmare un documento con il quale confessava i reati, dopo essere stato ripetutamente picchiato. 

Nel mese di gennaio, l’Arabia Saudita ha giustiziato in un solo giorno quarantasette manifestanti e presunti sostenitori di Al-Qaeda. A luglio, le decapitazioni eseguite nel paese sono state 108. Con una popolazione di quasi 29 milioni di persone, l’Arabia Saudita rischia di raggiungere e perfino superare le oltre duemila esecuzioni capitali all’anno. 

Secondo una ricerca condotta nel 2015 da Reprieve, un’organizzazione non governativa impegnata nella difesa dei diritti umani, il 72 per cento delle persone condannate a morte in Arabia Saudita hanno ricevuto una sentenza ingiusta, senza alcuna prova concreta che supporti la tesi dei tribunali sauditi. Inoltre, le torture fisiche sono fra le pratiche più impiegate dalla polizia contro i colpevoli affinché confessino la loro colpa. 

“Il caso spaventoso di Munir mostra chiaramente come le autorità saudite sono propense a sottoporre le persone più vulnerabili alla lama del boia”, ha dichiarato un membro di Reprieve

Non è una novità che paesi come l’Arabia Saudita, il Pakistan e l’Iran siano i responsabili del 90 per cento di tutte le esecuzioni capitali registrate a livello mondiale.

Secondo il portavoce di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa, Sara Hashah, “in Arabia Saudita, le persone vengono regolarmente condannate a morte al termine di processi iniqui. Si è assistito inoltre a un incremento drammatico del numero di esecuzioni negli ultimi due anni. Un dato aumentato nel 2016”. 

Nonostante le numerose esecuzioni capitali, condannate dagli attivisti, l’Arabia Saudita è stata rieletta di recente come membro del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra in Ucraina, Mosca: eliminati nel Donbass 125 militari ucraini in 24 ore
Esteri / Televisione israeliana: sospese le trattative su ostaggi. Attaccata petroliera al largo dello Yemen. Idf: "Ucciso Khamayseh"
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Guerra in Ucraina, Mosca: eliminati nel Donbass 125 militari ucraini in 24 ore
Esteri / Televisione israeliana: sospese le trattative su ostaggi. Attaccata petroliera al largo dello Yemen. Idf: "Ucciso Khamayseh"
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”