Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:35
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’app che consente agli iraniani di identificare i posti di blocco della polizia religiosa

Immagine di copertina

Si chiama Gershad e offre a uomini, e soprattutto donne, la possibilità di aggirare la polizia morale che vigila sul rispetto del codice di abbigliamento islamico

Si chiama Gershad la nuova applicazione per smartphone messa a punto da un gruppo di sviluppatori iraniani con lo scopo di aiutare gli utenti a identificare e quindi evitare i posti di blocco della polizia religiosa in Iran.

S&D

Il nome scelto non è altro che un gioco di parole, visto che si riferisce alla cosiddetta Gasht-e-Ershad ossia la polizia morale iraniana. 

L’app è stata lanciata su Google Play il 9 febbraio 2016 e ha riscosso ampio successo fra gli utenti iraniani. I suoi server sono stati sommersi da richieste, secondo quanto ha riferito ai media locali uno dei suoi creatori. 

Per il momento Gershad funziona solo su dispositivi Android. Una volta scaricata, l’app permette agli utenti la possibilità di visualizzare su una mappa della città di Teheran i posti di blocco della polizia morale iraniana, permettendo così ai potenziali obiettivi di evitare le aree della città più a rischio. 


A poche ore dalla sua uscita, più di mille persone avevano già scaricato l’app. Ma Gershad ha avuto vita breve. Ventiquattro ore dopo il suo lancio, le autorità iraniane hanno bloccato l’accesso. “Stiamo lavorando affinché sia possibile ripristinare la funzionalità dell’app on line”, ha detto uno degli autori a IranWire

Infatti, subito dopo il blocco, gli sviluppatori hanno aggirato la censura attraverso l’impiego del software Psiphon.

L’app, almeno sulla carta, vuole offrire a tutti gli utenti la possibilità di aggirare la famigerata polizia religiosa iraniana, un ramo delle forze di sicurezza che dipende dal ministero degli Interni rivoluzionario ed è controllato dalle Guardie della Rivoluzione, generalmente composto da uomini in divisa e assistenti femminili con indosso il tradizionale chador.

Il loro compito è quello di vigilare sul rispetto del codice di abbigliamento islamico. 

A farne le spese sono soprattutto le donne, che spesso indossano colorati hijab lasciando scoperta qualche ciocca di capelli oppure fasciando il corpo con manteau più corti rispetto alla lunghezza consentita. Un abbigliamento simile viene giudicato inadeguato dalla polizia religiosa, che pattuglia ogni giorno gli angoli più trafficati di Teheran, con i suoi 17 milioni di abitanti. 

Talvolta le assistenti in chador portano le donne fermate nelle stazioni di polizia, dove subiscono le lezioni su come essere cittadine migliori. Nella maggior parte dei casi vengono rilasciate lo stesso giorno. 

Media conservatori e diversi leader religiosi si sono spesso lamentati con i funzionari del governo affinché ci si impegni a far rispettare gli ideali di “moralità pubblica” in Iran. Hanno spesso incitato i gruppi radicali per far rispettare le norme, imponendo il rispetto della legge morale islamica sui cittadini. 

Secondo un portavoce della polizia iraniana, Saeed Montazer al-Mahdi, nel corso del 2014 sono state almeno 207mila le donne fermate con l’accusa di non rispettare il codice di abbigliamento, di cui 18 mila sono state segnalate alla magistratura. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Sabreen, la neonata estratta viva dal corpo della madre uccisa a Rafah, è morta dopo meno di una settimana di vita
Esteri / Allarme di Macron: “L’Europa è accerchiata, può morire”
Esteri / Hezbollah lancia razzi contro Israele: ucciso un civile. Tel Aviv ospiterà una delegazione dall'Egitto per discutere di una tregua a Gaza. Media: "Blinken atteso nello Stato ebraico il 30 aprile". Hamas: "Pronti al disarmo per uno Stato di Palestina"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Sabreen, la neonata estratta viva dal corpo della madre uccisa a Rafah, è morta dopo meno di una settimana di vita
Esteri / Allarme di Macron: “L’Europa è accerchiata, può morire”
Esteri / Hezbollah lancia razzi contro Israele: ucciso un civile. Tel Aviv ospiterà una delegazione dall'Egitto per discutere di una tregua a Gaza. Media: "Blinken atteso nello Stato ebraico il 30 aprile". Hamas: "Pronti al disarmo per uno Stato di Palestina"
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Shahed 136: ecco come funzionano i droni usati dall’Iran per attaccare Israele
Esteri / Ma non dimentichiamoci di Gaza: l’offensiva a Rafah potrebbe cambiare tutto
Esteri / Di qua Gaza, di là l’Iran: può Israele far fronte a due conflitti?