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    Alexei Navalny, i medici russi: “In miglioramento. Via libera al trasferimento in Germania”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 21 Ago. 2020 alle 10:56 Aggiornato il 21 Ago. 2020 alle 20:20

    I medici russi autorizzano il trasferimento in Germania di Navalny: “In miglioramento”

    Alexei Navalny può lasciare la Russia, lo hanno dichiarato i medici dell’ospedale di Omsk. “Le condizioni di Navalnyj stanno migliorando”, ha detto il primario dell’ospedale, Alexander Murakhovsky, citato da Interfax. Sarà dunque autorizzato il trasferimento del leader dell’opposizione per il trattamento in Germania sotto la responsabilità della moglie.

    L’oppositore, che è in coma, sarà trasportato entro poche ore. “È un peccato che i medici ci abbiano messo così tanto tempo per prendere questa decisione. L’aereo è in attesa dal mattino, anche i documenti erano pronti alla stessa ora”, ha scritto l’addetta stampa di Navalny Kira Yarmysh su Twitter.

    Precedentemente il trasferimento era stato negato dai medici dell’ospedale di Omsk, dove il leader dell’opposizione russa è ricoverato da giovedì 20 agosto. I medici avevano detto che nel corpo di Navalny non c’è “nessuna traccia di avvelenamento”.

    Nella mattinata di venerdì 21 agosto, intanto, è atterrato a Omsk, in Siberia, l’eliambulanza partita nella notte dalla Germania e offerta da una Ong tedesca, che dovrebbe trasferire in una clinica di Berlino l’oppositore russo. Tuttavia, i medici dell’ospedale non hanno autorizzato il trasferimento, costringendo la moglie e i collaboratori di Navalny ad appellarsi alla Corte di Strasburgo affinché “si vieti alle autorità russe di ostacolare il trasferimento di Navalny in una struttura medica. Ritardare il trasporto può portare danni irreparabili alla sua vita e alla sua salute” ha scritto su Twitter la sua portavoce Kira Yarmysh.

    Intanto, i medici dell’ospedale di Omsk hanno affermato di non aver trovato nessuna traccia di veleno nell’organismo di Navalny. “Finora nessun veleno è stato rilevato nel sangue e nelle urine, non c’è traccia della sua presenza” dichiarato il vice primario dell’ospedale, Anatoly Kalinichenko, aggiungendo che le condizioni dell’uomo sono ancora “instabili”. Dichiarazioni che sono state subito contestate dalla portavoce del leader dell’opposizione russa, Kira Yarmish, che sui social ha scritto: “Un’ora fa ci hanno parlato di un veleno mortale, pericoloso per chi gli sta intorno, e ora invece che non sono trovate tossine. Cosa sta succedendo?”.

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    Nel corso della mattinata, infatti, Ivan Zhdanov, direttore del Fondo anticorruzione messo in piedi da Navalny, aveva affermato che era stato messo al corrente del fatto che “La polizia dei trasporti ha riferito ai medici del ritrovamento della sostanza con cui è stato avvelenato” aggiungendo anche che sulla vicenda era in corso “un’indagine segreta”.  Non solo, secondo le dichiarazioni di Zhdanov la sostanza sarebbe “di pericolo mortale non solo per Aleksei, ma anche per coloro che lo circondano, tanto che devono indossare tute protettive”. Secondo la moglie di Alexei Navalny, Yulia Navalnaya, giunta nella serata di giovedì 20 agosto da Mosca, il mancato trasferimento del marito in una clinica tedesca potrebbe servire “per aspettare che sparisca la sostanza chimica che è nel corpo di Aleksei”. “Non possiamo fidarci di questo ospedale – ha aggiunto la donna – e pretendiamo che ce lo consegnino”.

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