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Consiglio europeo, trovato l’accordo sui migranti

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Il premier italiano Giuseppe Conte a Bruxelles. Credit: Ludovic MARIN

Dopo 13 ore di discussioni, i 28 leader dei paesi Ue hanno trovato un accordo sui migranti, come ha annunciato questa notte il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

“I 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del consiglio europeo, inclusa l’immigrazione”, ha scritto su Twitter Tusk durante il Consiglio europeo di Bruxelles in corso il 28 e il 29 giugno (qui il programma e di cosa si discute).

Oggi il premier Conte rimane a Bruxelles per la seconda giornata del vertice.  “Da questo Consiglio esce una Europa più responsabile e solidale, l’Italia non è più sola”, ha già fatto sapere il premier.

“I paesi – si legge nel documento – devono prendere tutte le misure necessarie e collaborare strettamente tra di loro per contrastare i movimenti secondari”.

L’accordo prevede il principio secondo il quale “chi arriva in Italia, arriva in Europa”, ma anche il rifinanziamento del Fondo fiduciario per l’Africa; la necessità di riformare il regolamento di Dublino; l’apertura di centri di sbarco e accoglienza nei paesi terzi e quelli volontari in Europa.

Sulla possibilità di creare questi centri di accoglienza in Italia, il premier Conte assicura che è “una decisione che ci riserveremo di prendere, una decisione collegiale ma non siamo invitati a farlo”.

Il premier assicura che l’Italia è soddisfatta, “è stata una lunga trattativa”, dice lasciando il palazzo quando ormai ormai è l’alba, ma da questo vertice esce un’Europa più responsabile e solidale”.

“L’Europa vivrà ancora per lungo tempo la sfida della migrazione, dobbiamo fare fronte a questa sfida restando fedeli a mostri valori. Oggi è una tappa importante perché siamo riusciti a ottenere una soluzione europea e un lavoro di cooperazione”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. “Molti predicevano un mancato accordo o il trionfo di soluzioni nazionali, questa sera abbiamo trovato soluzioni europee”.

“Dopo un’intensa discussione sul tema più difficile per l’Unione Europea, cioé le migrazioni, il fatto di aver concordato un testo comune è un buon segnale”, dice la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma “abbiamo ancora molto lavoro da fare per superare le divisioni”.

Qualche ora dopo arriva anche la dichiarazione di Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno: “Non mi fido delle parole, vediamo gli impegni concreti, vediamo che succede”, dice a Radio Capital. “Leggo”, ha aggiunto, “che c’è un accordo di fondo, non solo su migrazione, ma anche su questioni economiche come le spese possibili e le infrastrutture”, ha aggiunto.

Sul fronte migranti “la novità è che si è discusso di una proposta italiana, dei nostri bisogni, mentre prima eravamo noi a seguire le proposte degli altri”, ha sottolineato il ministro.

“Il principio fondamentale è la protezione delle frontiere esterne”, ha aggiunto Salvini, “non lasciare sola l’Italia, unico modo di bloccare questo esodo è permettere ai migranti di aver futuro da loro, nelle loro città”.

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