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    Standard and Poor’s: per l’Italia rating BBB con outlook negativo

    Credit: Flickr.com

    Il giudizio dell'agenzia newyorkese

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 25 Ott. 2019 alle 22:47 Aggiornato il 25 Ott. 2019 alle 23:02

    Standard and Poor’s: per l’Italia rating BBB con outlook negativo

    Standard and Poor’s (S&P) conferma il rating dell’Italia a BBB con outlook negativo.

    Il giudizio dell’agenzia di rating è stato reso noto nella serata di oggi, venerdì 25 ottobre, solo intorno alle 22:30, come da regolamento dopo la chiusura dei mercati azionari.

    Nessuna sorpresa negli investitori, visto che la conferma del rating per l’Italia appariva abbastanza scontata alla vigilia. Per tutta la giornata di venerdì 25 ottobre, del resto, l’andamento dei titoli di Stato italiani e lo spread si sono mantenuti costanti, senza grossi sconvolgimenti.

    Così, la valutazione dell’Italia rimane a due gradini sopra il livello “spazzatura”, ovvero il non investment grade. L’outlook, cioè le prospettive del rating nelle prossime valutazioni, è negativo.

    La valutazione arriva a pochi giorni dallo scambio di lettere tra il Governo italiano e la Commissione europea sulla manovra economica appena varata dall’esecutivo. Bruxelles ha chiesto chiarimenti sul percorso di riduzione del debito pubblico e da Roma sono arrivate rassicurazioni sul rispetto delle regole Ue.

    Ieri, giovedì 24 ottobre, un’altra agenzia di rating, Moody’s, ha promosso il Conte bis – che avrebbe fissato obiettivi di crescita “più cauti e realistici rispetto a quelli del precedente esecutivo” -, sottolineando peraltro come sulle effettive entrate previste dalla lotta all’evasione fiscale pesa un punto interrogativo.

    Quanto a Standard and Poor’s, anche nella sua precedente valutazione, quella dello scorso 26 aprile, l’agenzia di rating statunitense aveva aveva assegnato all’Italia la tripla B, lasciando il Paese a due gradini dal non investment grade, con outlook negativo.

    Sebbene il premier sia rimasto lo stesso, i mercati finanziari sembrano aver apprezzato il cambio della guardia nel governo italiano. Da quando l’esecutivo è retto dalla maggioranza M5S, Pd, Italia Viva e Leu lo spread tra Btp e Bund decennali è sceso sensibilmente. Oggi il differenziale ha chiuso a quota 130,5 punti base con un rendimento sul Btp pari a 0,948 per cento. Ma per Standard and Poor’s l’affidabilità del nostro Paese, per quanto riguarda gli investimenti, è rimasta costante rispetto all’ultima valutazione.

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