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    Ecco lo scontrino elettronico: cosa cambia e come adeguarsi

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 23 Apr. 2019 alle 17:15 Aggiornato il 3 Mag. 2019 alle 15:11

    Scontrino elettronico 2019 | Fiscale | Nuovo | Come funziona | Cosa cambia

    SCONTRINO ELETTRONICO 2019 – Dal 1 luglio 2019 addio a registratori di cassa e scontrini cartacei, arrivano lo scontrino elettronico e i registratori di cassa digitali, collegati direttamente con l’Agenzia delle Entrate.

    Il cambiamento riguarderà inizialmente solo gli esercizi commerciali con un fatturato superiore ai 400mila euro. Obbligo che scatterà a tutti i commercianti in Italia dal 1 gennaio 2020. La novità, contenuta nella legge di Bilancio 2019, ha diversi propositi, in primis quello di contrastare l’evasione fiscale.

    Qui le categorie che sono esenti dall’obbligo dello scontrino elettronico

    Scontrino elettronico fiscale 2019 | Come funziona | Costi | Come adeguarsi

    Il costo medio di questi nuovi macchinari è di 800 euro, ma c’è anche la possibilità di mantenere il registratore analogico integrandolo con un software specifico in grado di inviare direttamente all’Agenzia delle Entrate il corrispettivo giornaliero di ogni commerciante.

    I negozianti che, nel 2019 o nel 2020, acquisteranno un registratore che consenta di adempiere alla direttiva, potranno beneficiare di un bonus fiscale sotto forma di credito d’imposta pari al 50 per cento della spesa fino a 250 euro. Il contribuente potrà poi consultare i dati riguardo al proprio esercizio direttamente nel portale dell’Agenzia.

    Lo scontino elettronico potrà anche essere utilizzato dal cliente come garanzia digitale sull’acquisto.

    Un novità che dovrebbe semplificare il processo di certificazione di tutte le operazioni fiscali dei negozianti, rendendo di conseguenza più lineare anche la compilazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA.

    Lo scontrino elettronico nasce anche per contrastare l’evasione: con la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi l’Agenzia delle Entrate potrà infatti verificare in tempo reale l’ammontare delle vendite e confrontarle con l’IVA pagata e le altre spese dell’esercizio commerciale.

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