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    Quota 100, le novità del Governo Conte bis: come cambiano le pensioni

    La ministra del Lavoor Catalfo in mezzo ai leader di Pd e M5S, Zingaretti e Di Maio

    Sul tavolo possibili rimodulazioni dei requisiti per accedere al pensionamento anticipato

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 13 Set. 2019 alle 16:20 Aggiornato il 13 Set. 2019 alle 16:25

    Quota 100, le novità del Governo Conte bis: come cambiano le pensioni

    Per Quota 100 ci potrebbero presto essere importanti novità. Il Governo Conte Bis sta valutando di introdurre alcune modifiche al programma di pensionamento anticipato che attualmente consente di uscire dal mercato del lavoro a coloro che abbiano almeno 62 anni d’età e 38 di contributi versati.

    Tra le possibili novità c’è l’ipotesi di una rimodulazione dei requisiti, ma si parla anche di interrompere la misura prima della fine del triennio di sperimentazione stabilito.

    Quota 100: cosa non va

    A quasi un anno dalla sua introduzione, infatti, Quota 100 sta mostrando alcuni problemi di funzionamento. O meglio: alcuni aspetti diversi rispetto a quanto era stato preventivato dal precedente governo a guida M5S-Lega.

    Il più evidente è quello relativo alle adesioni, che sono state molte meno di

    Come sottolineato anche nei giorni scorsi da Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, le domande presentate sono state circa 170mila, a fronte di una previsione di 290mila. Attenzione: questa da un lato è una buona notizia, perché – come spiegato dallo stesso Tridico – ha determinato anche una minore spesa per Quota 100 (un risparmio pari a circa 4 miliardi di euro per il 2019).

    Altri problemi riguardano la demografia di coloro che hanno aderito al programma. Su 175.995 domande presentate finora, ad esempio, solo 45.680 sono femminili. Un problema, questo della differenza di genere, rimarcato anche dal segretario della Cgil, Maurizio Landini (che propone di mandare in pensione tutti a 62 anni).

    E poi c’è la questione dell’età: circa il 60 per cento delle domande è arrivato da contribuenti che hanno più di 62 anni, il ché dovrebbe significare che nei prossimi anni dovrebbe ridursi la platea dei potenziali beneficiari.

    Quota 100 novità: come cambia

    Alla luce di questi “imprevisti”, il Governo Conte Bis starebbe valutando di introdurre alcune novità nel meccanismo di funzionamento di Quota 100.

    Sul tavolo, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, c’è l’ipotesi di una rimodulazione delle finestre di uscita, magari attraverso l’innalzamento di uno dei due requisiti di Quota 100 (ossia i 62 anni d’età e i 38 anni di contributi versati). Ma si pensa anche di reintrodurre gli adeguamenti automatici all’aspettativa di vita, ossia di ripristinare la connessione tra età pensionabile e aspettativa di vita.

    Altre possibili novità potrebbero riguardare una proroga ulteriore del programma Opzione donna oppure una estensione dell’Ape social a una platea più ampia di contribuenti.

    Proprio quest’ultima strada è emersa nei giorni scorsi come alternativa secca a Quota 100 per il momento in cui questa non sarà rinnovata. Finora il Governo – sia per bocca della ministra del Lavoro Catalfo sia per quella del ministro dell’Economia Gualtieri – ha assicurato che “Quota 100” rimane. Secondo diverse indiscrezioni, peraltro, il programma è destinato a esaurirsi allo scadere del triennio di sperimentazione, vale a dire a fine 2021. Ma il Pd potrebbe spingere anche per uno stop anticipato, magari tra un anno.

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