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    Da oggi si può chiedere il bonus di 600 euro: chi ne ha diritto e come richiederlo

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 1 Apr. 2020 alle 09:05 Aggiornato il 1 Apr. 2020 alle 09:31

    Inps, bonus 600 euro oggi 1 aprile: pin, sito, domanda, a chi spetta | Coronavirus

    Da oggi, mercoledì 1 aprile 2020, è possibile richiedere il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per coloro che hanno dovuto interrompere la propria attività a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma cosa serve per ottenerlo? Cosa bisogna fare? Pin semplificato, sito Inps, telefoni dedicati e le categorie che ne hanno diritto. Di seguito tutte le informazioni nel dettaglio.

    La domanda: come richiedere il bonus di 600 euro

    Le domande potranno essere presentate sul sito Inps anche con il Pin semplificato, che si può richiedere ad hoc: saranno accettate solo nel limite dei fondi stanziati, ma è probabile che le risorse siano poi rifinanziate con il decreto di aprile, come annunciato negli ultimi giorni dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

    La domanda va fatta per via telematica con il Pin, lo Spid, la Carta nazionale dei servizi o la carta di identità elettronica. Chi non ha il Pin, può chiedere un Pin semplificato accorciando i tempi di arrivo. In alternativa si può usare il Contact center o i patronati. Dove vengono accreditati i 600 euro? L’accredito arriva sul proprio conto corrente.

    Da oggi, 1 aprile 2020, sarà possibile fare la domanda ma “non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”, le parole del presidente dell’Inps Pasquale Tridico. “Il bonus babysitter è attivo da oggi (ieri, 31 marzo). Il congedo speciale Covid è attivo da ieri (30 marzo). La procedura cig è attiva dalla scorsa settimana, e la deroga appena le regioni concluderanno gli accordi regionali”.

    Interessati, a chi spetta

    L’indennità di 600 euro, dettata dall’emergenza Coronavirus, andrà a:

    *Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo, purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo.

    L’indennità viene tassata? No, non contribuisce alla formazione del reddito e quindi non può essere tassata. Non dà luogo a contribuzione figurativa (come la cassa integrazione, anche quella in deroga).

    Indennità non cumulabile

    L’Inps ha sottolineato che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili con la pensione, con il reddito di cittadinanza, con la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità. L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.

    Cassa integrazione

    Altra misura importante è quella dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria e in deroga legata all’emergenza coronavirus. Per velocizzare i tempi, ad erogarla saranno le banche ad anticipare le somme che saranno poi rimborsate dall’Inps. L’anticipazione dell’indennità di cassa integrazione conseguente all’emergenza coronavirus avverrà tramite l’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, per un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale.

    Sul sito dell’Inps è possibile, ovviamente, trovare tutti i contatti e le informazioni ancor più nel dettaglio.

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