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    Flat tax e regime forfettario, nel 2019 boom di partite Iva

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 14 Mag. 2019 alle 18:07 Aggiornato il 15 Mag. 2019 alle 09:50

    Flat tax Partite Iva 2019 | Adesioni | Regime forfettario | Vantaggi

    FLAT TAX PARTITE IVA 2019 – I vantaggi della cosiddetta flat tax, ovvero dell’estensione del regime forfettario, il regime fiscale agevolato per lavoratori autonomi e imprenditori individuali che ha sostituito il vecchio regime dei minimi, hanno favorito l’apertura di Partite Iva. È quanto emerge dalle ultime statistiche disponibili, diffuse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relative ad inizio 2019.

    Flat tax Partite Iva 2019 | Boom di adesioni

    Dai dati del Mef emerge che nel primo trimestre dell’anno sono state aperte ben 196.060 nuove Partite Iva. Secondo il Ministero si tratta di una crescita del 7,9% rispetto allo stesso periodo, da gennaio e marzo, dell’anno precedente, il 2018. Ed è facile prevedere come un incentivo a questa tendenza sia stata proprio la tassa piatta. Delle oltre 196mila Partite Iva più della metà, il 53%, ha deciso di aderire al regime forfettario, che prevede una tassazione al 15% o addirittura al 5% per le nuove attività.

    Al forfettario nei tre mesi avrebbero aderito 104.456 Partite Iva, con un aumento del 40% rispetto a quelle registrate nello stesso periodo 2018.

    In un documento del Ministero si legge: “L’andamento è influenzato dalle modifiche normative introdotte con la legge di bilancio 2019, che ha elevato a 65mila euro il limite di ricavi per fruire del regime forfetario con l’introduzione anche di alcune agevolazioni contributive per coloro che aderiscono”.

    Flat tax Partite Iva 2019 | Regime forfettario

    La flat tax, tassa piatta, una delle principali proposte economiche del centrodestra alle Elezioni Politiche del 2018, è entrata a far parte alla vigilia della nascita del governo Conte del contratto di governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega e prevede un calo della pressione fiscale con abbassamento delle aliquote e una riduzione del numero delle stesse aliquote rispetto alle percentuali Irpef. Inizialmente Forza Italia aveva ipotizzato un’unica aliquota al 23% per tutti i contribuenti. Matteo Salvini aveva indicato addirittura il 15%.

    IL CALCOLO DELLA FLAT TAX

    L’introduzione della flat tax in Italia è cominciata con la legge di Bilancio per il 2019, che ha esteso il regime forfettario con tassazione al 15% (al 5% nei primi anni di attività) per le Partite Iva, lavoratori autonomi e imprenditori individuali, fino ai 65mila euro di ricavi o compensi. Nella stessa manovra finanziaria è stato previsto inoltre anche un’imposta sostitutiva al 20% per le Partite Iva con fatturato tra i 65mila e i 100mila euro, ma a partire dal 2020. Non esiste ancora una flat tax per le famiglie.

    I numeri dei primi mesi del 2019 dimostrano come l’estensione del regime agevolato abbia incentivato l’autoimprenditorialità.

    Un aumento rilevante, del 37,6%, è stato registrato negli over 65, i pensionati. Si tratta evidentemente di persone che hanno lasciato il proprio lavoro a causa dell’anzianità per poi rimettersi in gioco nel mondo del lavoro. Una crescita sensibile poi, del 26,1%, è anche quella registrata tra le persone di età compresa tra i 51 e i 65 anni, una classe di ex dipendenti.

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