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    Decreto Coronavirus, misure da 1.400 euro in media per ogni famiglia

    EPA/FILIPPO ATTILI
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 16 Mar. 2020 alle 09:34 Aggiornato il 16 Mar. 2020 alle 14:11

    Decreto Coronavirus, misure da 1.400 in media per le famiglie

    Non sono giorni semplici quelli che stanno affrontando le famiglie italiane, costrette a stare in casa per l’emergenza Coronavirus, tra l’ansia di non poter lavorare, la necessità di provvedere ai figli che non possono andare a scuola e il timore di non riuscire a pagare tasse, bollette e rate del mutuo. Per sostenerle il governo è pronto a varare un maxi decreto. Ma quanto valgono le misure per ogni famiglia?

    In media, i provvedimenti del governo potrebbe valere circa 1.400 euro per ogni famiglia. A riportarlo è un articolo di Roberto Petrini pubblicato su Repubblica e basato su una serie di prime simulazioni effettuate dalla Uil, che spiega come il maxi-decreto da 25 miliardi influirà nella vita delle famiglie italiane.

    Un lavoratore impiegato in una delle aziende che hanno subito le conseguenza peggiori della crisi innescata dall’epidemia, come quelle che lavorano nel turismo, nei servizi e nella ristorazione, ad esempio, se scoperto dalla cassa integrazione ordinaria, potrà contare sulla cassa integrazione in deroga che riguarda tutti i settori.

    Ipotizzando uno stipendio di 1.316 euro netti, con la cig manterrebbe circa il 70-80 per cento dello stipendio, in questo caso 940 euro. Se il decreto conterrà, come pare, anche una moratoria per i mutui (che hanno una rata media di circa 550 euro al mese) e la sospensione temporanea del pagamento delle bollette (in media 119 euro mensili a famiglia) il pacchetto arriva a superare i 1.600 euro al mese.

    Il congedo parentale straordinario, che dovrebbe coprire dai 10 a 15 giorni per coprire il periodo di chiusura delle scuole, dovrebbe essere retribuito dallo Stato con il 30 per cento dello stipendio. In alternativa, sarà previsto il cosiddetto “bonus baby sitter”, che dovrebbe ammontare a 600 euro.

    Per quanto riguarda le partite Iva, la prima misura è il differimento del versamento Iva che sarebbe dovuto scattare oggi, 16 marzo. Per la Uil si tratta di un versamento medio di 310 euro che verrebbe evitato. Oltre alla sospensione di mutui e bollette, inoltre, per i lavoratori autonomi è previsto un bonus una tantum di 600 euro.

     

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