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    Bonus 200 euro, non sarà automatico per i dipendenti: ecco il modulo per ottenerlo

    Credit: Pixabay
    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 14 Giu. 2022 alle 18:20 Aggiornato il 14 Giu. 2022 alle 18:21

    Il tanto atteso bonus una tantum da 200 euro non sarà automatico per tutti i dipendenti. A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, per ottenere il sussidio, destinato a 31,5 milioni di cittadini per far fronte agli ultimi rincari, sarà necessario presentare un modulo. Per i lavoratori dipendenti l’incentivo sarebbe dovuto essere presente direttamente nella busta paga del mese di luglio, ma non sarà esattamente così.

    Nell’articolo 31 del decreto n. 50 del 2022 (il cosiddetto decreto aiuti), si dice infatti che “tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro nel cedolino di luglio previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. L’utente che ha diritto a ricevere i 200 euro, quindi, dovrà presentare una dichiarazione al proprio titolare dove conferma di non aver già ricevuto il bonus perché in famiglia ha qualcuno che percepisce pensione di cittadinanza o trattamento previdenziale sociale di qualsiasi tipo. L’incentivo, infatti, spetta una volta sola anche nel caso in cui il beneficiario abbia più rapporti di lavoro.

    Il modulo di autocertificazione dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro e si dovrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari: un reddito inferiore ai 35 mila euro lordi, l’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità e non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza (perché in questo caso il bonus non deve essere erogato dal datore di lavoro ma dall’Inps) o dello stesso bonus ma con altri datori di lavoro.

    Il governo non ha fornito nessuna indicazione sulla dichiarazione, né quando dovrebbe essere presentata. L’ipotesi è che in alcuni contesti lavorativi i titolari faranno firmare la dichiarazione direttamente ai propri dipendenti. Ma dove questo non sarà possibile, ci hanno pensato i Consulenti del lavoro a predisporre un documento facsimile attraverso cui i lavoratori dipendenti autocertificano il possesso dei requisiti per vedersi riconoscere l’indennità (QUI il modello). Lo scopo anche di questa dichiarazione è di dare al lavoratore la piena responsabilità di attribuirsi tutti i requisiti per poter ottenere il bonus, sollevando così l’azienda o il datore di lavoro. In pratica, quindi, chi riceverà i 200 euro in modo automatico sono pensionati, percettori di reddito di cittadinanza e disoccupati, che li riceveranno principalmente dall’Inps.

    Si parla di 31,5 milioni di beneficiari, di cui 15 sono dipendenti. Per i lavoratori autonomi sarà istituito un fondo ad hoc del valore di 500 milioni di euro, che saranno distribuiti in base a criteri di reddito che verranno fissati da un ulteriore decreto ministeriale. I titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) con contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto che intendono ricevere l’indennità, sempre con reddito inferiore ai 35 mila euro lordi, dovranno presentare domanda all’Inps.

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