Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Manovra, addio Totocalcio e Totogol: cosa cambia

Immagine di copertina

Un emendamento della manovra del governo Lega-M5S prevede una modifica a cui nessun cittadino avrebbe pensato: la cancellazione di Totocalcio e Totogol.

I due giochi infatti saranno sostituiti da un unico prodotto gestito non più dalla Coni servizi ma dai Monopoli di Stato e pubblicizzato dalla “Sport e Salute” in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo.

A convincere il governo della necessità di un nuovo concorso è stato il crollo della raccolta e del gettito per l’Erario registrata negli anni dal Totocalcio.

Tramite un provvedimento dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà quindi fissata una giocata minima, oltre all’andamento del gioco stesso e la posta unitaria.

Sulla base della modifica proposta alla Commissione bilancio, per il nuovo gioco che sostituirà Totocalcio e Totogol sarà definita una quota da destinare al montepremi che andrà dal 74 al 76 per cento “per individuare una possibile leva di attrazione per i giocatori”. Il totocalcio infatti prevedeva che solo il 50 per cento del montepremi doveva essere restituito in vincite.

Il 5 per cento invece  sarà riconosciuta come compenso del concessionario, mentre una quota tra l’11 e il 13 per cento della raccolta andrà nelle casse della società “Sport e Salute”, che saranno investite per le attività di promozione del gioco, in forme di integrazione con attività sociali, sportive, culturali.

Il Totocalcio –  Il Totocalcio nasce nel 1946 grazie all’idea di un giornalista della Gazzetta dello Sport, Massimo Della Pergola. Nella versione originaria bisognava pronosticare 12 risultati di 12 partite di calcio, ma dal 1950 è stata aggiunta una tredicesima partita, mentre dal 2003 ne venne inserita una quattordicesima.

Il numero di scommesse è aumentato sempre di più fino al 1993, quando si registrarono numeri record. Il 7 novembre del 1993 sono stati realizzati solo tre 13 che pagavano ciascuno circa cinque miliardi di lire, mentre in una ricevitoria di Crema fu giocato un sistema che pagò 5 549 756 245 lire.

Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Economia / Banca Ifis: l’utile netto del primo trimestre 2024 cresce a 47 milioni di euro
Economia / Perché gli allevamenti intensivi nuocciono gravemente (anche) alla nostre salute
Economia / Nuovi Ogm: le mani delle multinazionali della chimica sull’agricoltura europea
Economia / Egemonia alimentare: i 4 colossi che controllano il mercato della carne negli Usa
Economia / Mangia, consuma, crepa: ecco quanto vale il business (iniquo) dell’agroalimentare
Economia / Giulia Innocenzi a TPI: “Vi racconto il lato oscuro dell’industria della carne, tra lobby e politica”
Economia / Welfare d’altri tempi