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Teatro Comunale di Bologna, la Stagione 2026 sarà un viaggio “Verso Itaca”

Immagine di copertina
Da sinistra: il Direttore artistico Pierangelo Conte, il sindaco di Bologna e presidente della Fondazione TCBO Matteo Lepore, la Sovrintendente Elisabetta Riva e il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi

Presentato il cartellone degli spettacoli, che condurrà al rientro nella storica sede di Largo Respighi, atteso per l'inizio del 2027: la Stagione 2026 sarà la prima con al timone la Sovrintendente Riva e il Direttore artistico Conte

Il Teatro Comunale di Bologna ha scelto un titolo altamente suggestivo per la Stagione 2026: “Verso Itaca”. Il riferimento è al rientro nella storica sede di Largo Respighi, atteso per l’inizio del 2027, al termine degli importanti lavori di riqualificazione cominciati nell’estate di due anni fa. Gli spettacoli che si snoderanno tra gennaio e dicembre 2026 rappresenteranno dunque l’ultima tappa di questo viaggio lontano da casa.

Il ricco cartellone è stato presentato oggi, martedì 21 ottobre, a Roma, presso la Sala Spadolini nella sede del Ministero della Cultura. Alla conferenza stampa sono intervenuti il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il sindaco di Bologna e presidente della Fondazione Teatro Comunale Matteo Lepore, la Sovrintendente Elisabetta Riva e il Direttore artistico Pierangelo Conte.

Per Riva e Conte la Stagione 2026 sarà la prima al timone del Teatro felsineo: la Sovrintendente è tornata in Italia la scorsa primavera dopo aver diretto per dodici anni il Teatro Coliseo di Buenos Aires, mentre il Direttore artistico è in carica in Emilia dallo scorso luglio dopo le esperienze al La Fenice di Venezia e al Carlo Felice di Genova.

Come sempre, l’offerta artistica del Teatro Comunale di Bologna si snoderà attraverso tre principali filoni: Opera, Danza, Concerti. Per quanto riguarda l’Opera, il programma del 2026 conta otto titoli, di cui sei andranno in scena al Comunale Nouveau in forma scenica e due all’Auditorium Manzoni in forma di concerto. Tra i titoli più attesi: “Idomeneo” di Mozart, firmato da Mariano Bauduin e diretto da Roberto Abbado, che inaugurerà la Stagione; “Olympia”, opera in due atti sull’amore ai tempi dell’Intelligenza Artificiale commissionata appositamente al compositore in residenza Nicola Campogrande; per la direzione di Riccardo Frizza; e poi “Napoli Milionaria” di Nino Rota, che sarà per la prima volta al Comunale; e il ritorno del barocco con “Semele” di Händel diretta da Rinaldo Alessandrini.

Abbracciano stili diversi – e coinvolgeranno quindi pubblici e gusti differenti – i cinque spettacoli della Stagione di Danza, con grandi coreografi internazionali: tre in programma al Comunale Nouveau e due al Teatro EuropAuditorium. Torna la musica dal vivo eseguita dall’Orchestra del Teatro in tre balletti: dalla tradizione con “Carmen” di Amedeo Amodio a “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti con la star Roberto Bolle e la direzione d’orchestra di Bruno Moretti sino all’omaggio di “Aterballetto” al premio Oscar Ennio Morricone.

Quanto ai Concerti, l’excursus dal classicismo alla contemporaneità è la matrice del cartellone sinfonico, che si articola attraverso quattordici spettacoli, di cui dodici con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e due con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, rinnovando un’intesa ormai consolidata. Presente anche il Coro della fondazione lirico-sinfonica bolognese, istruito da Gea Garatti Ansini, in tre appuntamenti. Ampia attenzione è data all’impaginazione dei programmi, che mettono in connessione le partiture scelte. Protagonisti, tra debutti e ritorni, grandi bacchette come quelle di Ton Koopman – che apre la Stagione –, Michele Mariotti, Roberto Abbado, Ivor Bolton, e solisti di fama internazionale come Michail Pletnëv, Emanuel Ax, Mario Brunello e Ilya Gringolts. Un nuovo ciclo di otto concerti domenicali incentrati sulla musica di Beethoven e dedicati alle famiglie valorizzerà, invece, giovani direttori d’orchestra vincitori di concorsi prestigiosi.

Dopo il successo ottenuto, proseguirà anche il prossimo anno la rassegna “Jazz on Symphony” con la direzione artistica di Paolo Fresu, che accosta due mondi apparentemente distanti come quello del jazz e della musica sinfonica, con tre concerti i cui programmi verranno svelati prossimamente.

Tra le tante sorprese fuori dai cartelloni principali, si citano l’omaggio all’immensa produzione autoriale di Francesco Guccini con “Opera Guccini” (al Teatro Duse nell’ottobre 2026), con protagonista l’attore Giorgio Comaschi e Alessandro Nidi sul podio dell’Orchestra del Teatro, la Terza edizione di “Disney Concerts” all’EuropAuditorium in collaborazione con December Sevens Duemila, Calma Management e Retropalco.

“La Stagione 2026 è la stagione del ritorno”, spiega la Sovrintendente Riva: “Come Ulisse nel suo viaggio verso Itaca, anche il nostro Teatro, dopo anni di lontananza, difficili ma fecondi, si avvicina alla riapertura della sua sede storica, rinnovata e restituita alla città. Un percorso che non è soltanto fisico, ma simbolico: un cammino condiviso con il pubblico, gli artisti e le istituzioni, in cui l’arte diventa bussola e approdo. Questa Stagione ci accompagna verso l’atteso traguardo: l’inizio del 2027, quando un grande evento celebrerà la riapertura ufficiale della nostra casa, che significherà ritrovare la nostra storia, rinnovare la nostra missione e rilanciare il Teatro Comunale di Bologna come cuore pulsante della vita culturale della città e del Paese”.

“La nuova Stagione rappresenta un passo importante nel disegno culturale di Bologna e per il ruolo che il suo Teatro lirico ha l’ambizione di ricoprire”, spiega il presidente della Fondazione e sindaco di Bologna Lepore. “Il Comune sta investendo molto in questa realtà, che è un orgoglio nazionale, e anche per questo siamo soddisfatti della collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna e i soci privati. Il Teatro Comunale conferma la sua vocazione di istituzione viva, inclusiva, capace di innovare pur rimanendo radicata nella grande tradizione musicale italiana ed europea”.

“La Stagione è il risultato di un proficuo lavoro di squadra”, sottolinea il Direttore artistico Conte: “In pochi mesi, in pieno spirito di condivisione, sinergia e sintesi, abbiamo realizzato un progetto artistico articolato in Opera, Danza e Concerti che mira ad offrire una proposta ampia e variegata. Sviluppato a più livelli in intima relazione tra loro e in equilibrio tra nuove idee e stimolanti curiosità da una parte e il grande repertorio dall’altra, il cartellone racconta un viaggio che partendo dalla consapevolezza della grande tradizione musicale giunge fino all’esplorazione della multiforme contemporaneità, un costante dialogo tra partiture che si snoda attraverso quasi trecento anni di storia, dal Barocco ai giorni nostri, un percorso precisamente orientato alla valorizzazione delle masse artistiche, tecniche ed amministrative della Fondazione e alla definizione di un più stretto e innervato rapporto con le principali istituzioni culturali della città, nel pieno rispetto delle proprie identità ma anche nella convinzione che il fare sistema conferirà a tutti più forza e aprirà orizzonti molto più ampi”.

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