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Home » Cultura

Gruppo FS: Himera , un viaggio nell’archeologia svelata dai cantieri ferroviari

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La più grande necropoli greca sul suolo siciliano, Himera, è stata riportata alla luce dalla società del Gruppo FS, Rete Ferroviaria Italiana con il supporto di Italferr, durante i lavori di raddoppio della tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, parte del potenziamento della linea ferroviaria Palermo-Messina. 

La mostra Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario, è stata inaugurata oggi nella stazione di Palermo Centrale, alla presenza del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, dell’Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana Regione Sicilia, Francesco Paolo Scarpinato, dell’Assessore Urbanistica e pianificazione strategica territoriale e costiera Comune di Palermo, Maurizio Carta, del Presidente di RFI, Paola Firmi, dell’Amministratore Delegato di Italferr, Dario Lo Bosco, e del Direttore Investimenti di RFI, Lucio Menta.

La mostra, nata da un’idea di Archeolog ETS, associazione del Gruppo FS, in collaborazione con il Parco di Himera, Solunto e Iato, permette di valorizzare uno dei più grandi scavi archeologici degli ultimi trent’anni in Italia. Si consente così ad un vasto pubblico di fruire gratuitamente della visione dei preziosi reperti venuti alla luce durante la campagna di scavi avviata nel 2008 da Rete Ferroviaria Italiana e conclusa a fine 2010, a cui è seguita una lunga attività scientifica di catalogazione e restauro dei reperti della necropoli di Himera, centro strategico della Sicilia antica, fondata nel 648 a.C. da coloni greci.

Fino al prossimo 10 novembre, nella Sala Reale e nella sala adiacente della stazione di Palermo Centrale, entrambe messe a disposizione gratuitamente da GS Retail, sarà possibile visionare una selezione degli oltre 20.000 reperti archeologici portati alla luce dalla necropoli e consegnati alla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo.

L’area archeologica di Himera, interessata dal nuovo tracciato ferroviario, ha restituito un patrimonio eccezionale, con il rinvenimento di oltre 9500 tombe nella necropoli occidentale. Ritrovamenti funebri, caratterizzati da un’ampia varietà di sepolture e corredi, che rappresentano una fonte straordinaria per lo studio delle dinamiche sociali, economiche e demografiche della colonia greca. 

Il progetto ha saputo conciliare l’esigenza del raddoppio ferroviario con la salvaguardia dei reperti presenti, prevedendo lo spostamento del vecchio tracciato ferroviario che interferiva con i resti della città antica e l’adozione di soluzioni progettuali volte a minimizzare l’impatto sulla necropoli. L’intervento ha garantito la completa esplorazione delle aree coinvolte e la conservazione dei reperti. 

Il Gruppo FS ha restituito, così, alla cittadinanza un patrimonio culturale inedito, alimentando un dialogo virtuoso tra infrastrutture moderne e valorizzazione delle radici storiche. Il Gruppo è, infatti, costantemente impegnato nell’adozione dell’archeologia preventiva per assicurare che la realizzazione di nuove linee ferroviarie avvenga in modo sostenibile, senza compromettere la ricchezza storica dei territori attraversati.

Con Archeolog, ente del Terzo settore del Gruppo FS, del quale fanno parte RFI, Italferr, Anas e Quadrilatero Marche e Umbria, in sinergia con le Soprintendenze del Ministero della Cultura, il Gruppo FS contribuisce al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione dei preziosi reperti archeologici rinvenuti durante la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture stradali e ferroviarie italiane.

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