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    Vicenza, poliziotto aggredisce ragazzo nero che si rifiuta di mostrare i documenti

    Secondo gli amici che hanno girato il video e denunciato l'episodio si sarebbe trattato di razzismo. "Non aveva fatto niente"

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 11 Ago. 2020 alle 15:57 Aggiornato il 11 Ago. 2020 alle 17:59

     

    Vicenza, si rifiuta di mostrare i documenti e un poliziotto tenta di strangolarlo – VIDEO

    Scene agghiaccianti arrivano da Vicenza, dove un ragazzo nero ha rischiato di essere soffocato da un poliziotto che gli chiedeva di mostrare i documenti. Nel video circolato in queste ore sui social e condiviso per la prima volta sul profilo Instagram di uno degli amici della vittima, si vede il giovane sfuggire al poliziotto fino a quando lui non riesce a raggiungerlo e prenderlo per il collo senza mascherina, tra le urla dei passanti e degli amici increduli. “Lo strozzi, lo strozzi”, grida una donna terrorizzata rivolgendosi al poliziotto. Stando a quanto si apprende da fonti locali, il ragazzo si era rifiutato di mostrare al poliziotto i documenti dopo che quest’ultimo glieli aveva domandati senza che il giovane, di origini sudamericane, avesse commesso infrazioni, salvo trovarsi nello stesso luogo dove era esplosa una rissa pochi minuti prima.

    Secondo il racconto degli amici, il protagonista di quello che definiscono “un episodio di razzismo”, era estraneo alla vicenda. “Senza alcun motivo questo poliziotto in divisa ha chiesto documenti al mio migliore amico toccandolo, ovviamente lui non centrando niente con l’avvenimento accaduto 10 minuti prima, cioè una rissa, sì è rifiutato dopo un battibecco dove il poliziotto stava già iniziando a toccarlo. Lo prende e comincia a strozzarlo, a questo punto io ed un mio amico ci avviciniamo per staccarlo e lui cerca di estrarre la pistola verso di me…”, ha scritto uno dei ragazzi che ha condiviso il video lunedì 10 agosto.

    Intanto, il giovane è stato portato in questura, dove è stato trattenuto alcune ore. Oggi, sempre secondo quanto riportano gli amici, dovrà affrontare il processo per direttissima. “Ragazzi, aiutatemi a condividere questo atto di razzismo, tutti uniti per favore. A me hanno detto che poi sarà il mio turno, perché ho postato il video su instagram”, è l’appello lanciato dall’amico del giovane sui social.

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