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    Roma, le frasi shock del consigliere: “L’omosessualità è una malattia, causata anche dai vaccini”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 6 Ago. 2020 alle 19:11

    Roma, le frasi shock del consigliere: “L’omosessualità è una malattia”

    Frasi a dir poco discutibili quelle del consigliere del Gruppo Misto, ex Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Quaresima durante la seduta ufficiale del consiglio del XII municipio di Roma avvenuta ieri, 5 agosto 2020, in videoconferenza. “C’è qualcosa che va rivisto e capito sul motivo che ha portato l’omosessualità a essere depennata dalle malattie mentali nel ’90”, ha detto prima dell’inizio del suo intervento.

    Una serie di dichiarazioni che hanno lasciato di stucco i suoi colleghi mentre si discuteva dell’adesione alla campagna nazionale “Dà voce al rispetto”, a sostegno dell’approvazione della legge contro l’omotransfobia. Tra le altre perle del consigliere: “C’è stato negli ultimi anni un incremento esponenziale dell’omosessualità, a partire da persone molto giovani, quasi bambini, adolescenti. Secondo alcuni biologi con cui ho parlato potrebbe essere colpa anche della vaccinazione, dato che nei vaccini ci sono cellule di feti abortiti che modificano l’informazione e trasformano i bambini”.

    A quel punto Quaresima è stato interrotto: “Presidente, io spero che non stiamo andando in streaming con questa roba”, ha detto un altro consigliere, il M5s Francesco Tesse. Durante il consiglio, Quaresima ha più volto ripetuto frasi di questo genere, dimostrandosi fermamente convinto delle sue idee: “Ho avuto molti amici omosessuali, si parla di traumi di questi ragazzi, molti del sud, che avevano subito delle violenze e da lì hanno cambiato orientamento. Le lobby LGBT stanno distruggendo la famiglia”. E per finire: “L’omosessualità è una via che porta alla morte, perché non c’è preoccupazione, non c’è vita”.

    Se la presidente del XII municipio ha preso le distanze da certe dichiarazioni, le opposizioni ci vogliono vedere chiaro: “Mai, a nostra memoria, si è sentito nulla di simile in un municipio la cui aula consiliare è intitolata a donne e uomini che hanno dato la vita per la libertà in tutte le sue forme – hanno scritto in una nota i consiglieri Elio Tomassetti (Pd) e Alessia Salmoni (lista civica Giachetti) -. Frasi offensive e irripetibili in questa sede, che non possono essere lasciate prive di conseguenza. Essendosi palesemente attaccata la sensibilità di molti appartenenti al nostro consesso, chiediamo con urgenza la convocazione di un Ufficio di Presidenza in cui si possa analizzare bene la questione e prendere tutte le decisioni conseguenti”.

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