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    Roma, insegnante 27enne ritrovata morta nel Tevere: era scomparsa il 3 aprile

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 20 Apr. 2020 alle 09:23 Aggiornato il 20 Apr. 2020 alle 09:38

    E’ stato ritrovato nel Tevere, in corrispondenza di Ponte Vittorio e dell’ospedale Santo Spirito di Roma, il corpo senza vita di Luciana Martinelli, insegnante di lingue 27enne scomparsa nella notte tra il 3 e il 4 aprile scorsi. A segnalare la presenza del cadavere, incastrato tra i rovi, un cittadino, che ha allertato le autorità poi accorse sul posto per recuperare il corpo della giovane. A riconoscere proprio Luciana, ritrovata con gli stessi abiti indossati la sera della scomparsa, sua sorella Orietta.

    La giovane di 27 anni, originaria del frusinate ma che viveva a Roma da un paio di anni, sembrerebbe non aver subito violenza; sul corpo, però, sono ancora in corso gli esami per riuscire a comprendere quale sia stata la causa della morte di Luciana. A seguito dell’autopsia, infatti, sarà possibile per gli inquirenti avere più elementi a disposizione per sapere se la donna si è suicidata o è stata uccisa. L’insegnante, comunque, aveva già tentato di togliersi la vita qualche anno fa, motivo per cui i suoi familiari, come riporta Il Messaggero, hanno parlato di una personalità “fragile”. Quando è scomparsa, la notte tra il 3 e il 4 aprile, ad aver dato l’allarme era stata sua sorella, che si trovava a casa sua e che, dopo essersi svegliata, non ha trovato Luciana nel suo letto. In seguito ha scoperto che la sorella, uscita con la sua Volkswagen Up nera, non aveva portato con sé il cellulare, quindi si è subito recata dai carabinieri per sporgere denuncia.

    Ed è dalla notte in cui Luciana non è tornata a casa che vanno avanti le ricerche, con alcune segnalazioni che sono giunte agli inquirenti anche tramite la tv: un operaio, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto?, ha segnalato di essere stato fermato da una giovane che gli chiedeva i cavi per la batteria dell’auto, che poteva essere proprio Luciana, in zona Fleming, mentre il 9 aprile scorso è stata rinvenuta la sua macchina, parcheggiata vicino al suo luogo di lavoro, la scuola Kids&Us. Ciò che risulta strano è che, già nei giorni scorsi, i sommozzatori avevano cercato il corpo di Luciana nel Tevere, ma senza successo, quindi ci si domanda ora se il cadavere sia stato messo lì in seguito o fosse nascosto dai rovi. In corso, dunque, le indagini per comprendere cosa sia successo a Luciana: ascoltati finora il suo ex fidanzato, gli psicologi presso cui era in cura e i compagni del corso che frequentava alla Muratella per diventare istruttrice cinofila.

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