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    Natale e capodanno blindati: cosa si può fare e cosa no dal 21 dicembre al 6 gennaio

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 3 Dic. 2020 alle 08:19 Aggiornato il 3 Dic. 2020 alle 14:26

    Le misure anti-Covid di Natale e Capodanno

    Approvato in tarda nottata dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto che regolerà gli spostamenti a Natale e Capodanno, e che con due articoli conferma la linea dura annunciata dal ministro Speranza martedì 2 dicembre nell’ambito dell’informativa alla Camera sulle misure anti Covid e sul vaccino. Sarà vietato viaggiare tra Regioni dal 21 dicembre e il 6 gennaio e tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il 6 gennaio. Si potrà tornare nelle Regioni di residenza, ma sono vietati gli spostamenti verso le seconde case che si trovano fuori dalla propria Regione e anche dal proprio Comune nei giorni di Natale e all’Epifania. Inoltre, con il decreto che vieta gli spostamenti votato in Cdm cambia la durata delle misure anti-Covid contenute nel nuovo Dpcm, da 30 a 50 giorni, “per fronteggiare nel modo più efficace l’emergenza”. Mentre il decreto legge che vieta gli spostamenti durante le feste è stato approvato e inviato in gazzetta ufficiale, la bozza del nuovo Dpcm contenente le misure di contrasto al Covid che dovrebbero scattare domani è stata inviata alle Regioni e dovrebbe essere firmata dal premier Giuseppe Conte nel pomeriggio di oggi, tenuto conto dei rilievi dei governatori.

    Qui le misure previste per Natale e Capodanno che dovrebbero entrare in vigore il 21 dicembre.

    Divieto di spostarsi tra Regioni

    Vietati spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio anche tra le regioni che fanno parte dell’area gialla, fatta eccezione per i cittadini che devono fare ritorno nel proprio comune di residenza o domicilio. Restano le deroghe per motivi di lavoro, salute o necessità.

    Divieto di spostamenti tra Comuni a Natale e Capodanno

    Proibito spostarsi anche tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio 2021, ad eccezione dei casi di comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

    Misure anti Covid di Natale e Capodanno: ristoranti aperti a pranzo nelle festività

    Chiusi bar e ristoranti a partire dalle 18, ma a Natale, Santo Stefano, Capodanno e il 6 gennaio saranno aperti a pranzo, con probabile limite di quattro commensali per tavolo. “Abbiamo ottenuto che i ristoranti saranno aperti a pranzo il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania. Nel nuovo Dpcm non saranno previste queste chiusure: come Italia Viva ci siamo opposti sin dall’inizio, così come stiamo continuando a discutere sulla questione dei ricongiungimenti famigliari e degli spostamenti tra Comuni che devono essere consentiti”, ha detto ieri a Sky Tg25 il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone in merito alle misure.

    Ristoranti chiusi negli hotel a Capodanno

    Il decreto dispone la chiusura dei ristoranti degli alberghi a Capodanno: per i clienti sarà possibile solo il servizio in camera. Un modo per evitare feste e assembramenti all’interno degli Hotel.

    Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi la sera

    Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino in tutta Italia nei giorni di Natale e Santo Stefano. A Capodanno dalle 22 alle 7 del mattino del primo gennaio 2021. Ma l’obiettivo è proprio quello di evitare assembramenti a tavola e caos nelle serate cruciali. Come detto, bar e ristoranti chiuderanno alle 18, ma saranno aperti a pranzo a Natale, Santo Stefano e Capodanno: questo varrà anche per le Regioni che prima del 21 dicembre si ritroveranno ancora in area arancione o gialla, dove bar e ristoranti sono chiusi da inizio novembre. Ad ogni modo, entro quella data tutta l’Italia dovrebbe tornare nella zona più bassa di rischio Covid-19.

    Misure di Natale e Capodanno: messe natalizie entro le 20

    Anticipate le messe natalizie per permettere ai fedeli di rispettare il coprifuoco delle 22: non dovranno terminare oltre le 20,30. Ieri la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha detto al programma La7 Otto e Mezzo che la decisione è stata presa in accordo con la Cei, “la quale ha capito perfettamente l’esigenza”, ha fatto sapere Zampa.

    Negozi aperti fino alle 21

    L’orario dei negozi potrebbe essere prolungato fino alle 21 per permettere di allungare lo shopping natalizio e cercare di evitare gli affollamenti in determinati orari della giornata. Gli ingressi all’interno dei locali saranno sempre contingentati per evitare assembramenti.

    Le piste da sci riaprono il 7 gennaio

    Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts.

    A Natale stop a seconde case fuori Regione

    Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà consentito tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostare verso le seconde case che si trovano in una Regione diversa dal proprio Comune di domicilio o residenza. A Natale, il 26 dicembre il primo gennaio la mobilità è vietata anche se la seconda dimora si trova in un altro Comune.

    Quarantena per chi torna dall’estero

    Dal 20 dicembre potrebbe scattare l’obbligo di quarantena per chi torna dall’estero, una misura pensata soprattutto per chi vuole raggiungere i Paesi che hanno lasciato le piste aperte, come la Svizzera, e che poi faranno ritorno in Italia.

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