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    Migranti, Open Arms ha salvato altre 69 persone al largo della Libia: “Ora 124 a bordo, serve un porto sicuro”

    Immagine dall'account Twitter di Oscar Camps

    In due giorni recuperati in 123

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 2 Ago. 2019 alle 12:01 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:23

    Open Arms salva 69 migranti

    La nave spagnola Open Arms della Ong Proactiva Open Arms ha salvato altri 68 migranti nel Mediterraneo, al largo della Libia. Tra loro anche 2 bambini e due donne incinte. A darne notizia è stata la stessa organizzazione via Twitter rilanciando un messaggio del fondatore Oscar Camps.

    “Salvate durante la notte – si legge nel tweet – altre 68 persone con segni evidenti delle torture subite in Libia. 2 bimbi, 2 donne in gravidanza, una di 9 mesi con contrazioni. 123 persone a bordo dell’Open Arms. Ora abbiamo bisogno di un porto sicuro per farle sbarcare”. Poi il numero è stato corretto.

    I 69 migranti si aggiungono ai 55 già salvati ieri da Open Arms, per questo il numero delle persone recuperate è salito a 124.

    Dopo il salvataggio di ieri la Ong catalana Proactiva ha fatto sapere che le persone recuperate “stavano affondando”. “L’acqua stava entrando nel gommone, ma siamo arrivati in tempo”, hanno comunicato via Twitter. E poi: “Sono al sicuro e ora abbiamo bisogno di un porto sicuro”. Un porto sicuro difficile da raggiungere.

    Come riferito da fonti del Viminale, due giorni fa il ministro dell’Interno Matteo Salvini, insieme ai colleghi Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, rispettivamente titolari di Trasporti e Difesa, ha firmato un provvedimento di divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane per la Open Arms.

    Intanto la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, si trova a poche miglia da Lampedusa, in attesa di sapere dove sbarcare i migranti soccorsi mercoledì scorso, 31 luglio, al largo della Libia.

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