Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Lucca, assalto omofobo durante una serata Lgbt: botte e auto vandalizzate

    Il ragazzo vittima dell'aggressione ha raccontato l'accaduto in una storia su Instagram

    La testimonianza di un giovane: "Mi hanno picchiato all'improvviso mentre ballavo al grido di 'ti piace il cazzo'"

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 12 Gen. 2020 alle 10:36

    Lucca, assalto omofobo durante una serata Lgbt: botte e auto vandalizzate

    Assalto omofobo in provincia di Lucca. Durante una serata Lgbt, in un locale di Altopascio, un gruppo di ragazzi ha aggredito diverse persone insultandole per la loro omosessualità e ha danneggiato diverse auto parcheggiate all’esterno. L’episodio risale alla notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio. Secondo quanto riferito da alcune testate locali, una ragazza avrebbe riportato la frattura al dito di una mano. I carabinieri della stazione di Altopascio stanno indagano sull’accaduto.

    Un ragazzo ha raccontato su Instagram come si sarebbero svolti i fatti. “Stavo ballando normalmente quando, improvvisamente, due persone mi hanno aggredito, dandomi una manata, strappandomi la camicia e graffiandomi la schiena”, ha detto. Alla richiesta di spiegazioni sua e di altre persone che erano in pista, i due aggressori avrebbero risposto: “Perché gli piace il cazzo”. Una ragazza avrebbe replicato: “Meglio gay che eterosessuali e cornuti”. A quel punto si sarebbe scatenata la rissa.

    Secondo la vittima dell’aggressione, fuori dal locale c’erano altre persone che hanno iniziato a seminare il panico e prendersela con altri avventori del locale e danneggiare molte delle auto parcheggiate all’esterno. Gli aggressori omofobi sarebbero stati provvisti anche di manganelli. “Schifosi gay, schifose lesbiche”, avrebbero gridato durante il raid. Poi si sarebbero dati alla fuga.

    I carabinieri sono arrivati sul posto quando ormai gli aggressori si erano già dati alla fuga: i militari dell’Arma hanno raccolto diverse testimonianze e ora indagano per far luce sull’accaduto.

    Leggi anche:
    Paga 500 euro per far uccidere il marito a bastonate dal suo amante
    I cittadini si ribellano alla spietata mafia foggiana: in 20mila al corteo di Libera
    “Non è un Paese per mamme”: in Italia cresce il numero di donne che si dimettono dopo aver partorito
    Attacca il prete per lo striscione con la sardina, ma è un simbolo cristiano: la gaffe del consigliere comunale di FdI
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version