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    I ristoratori di IoApro lanciano il loro governo-ombra: “Basta chiusure o moriremo”

    Ristorante vuoto prima del coprifuoco delle 22 Credits: Flikr
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 22 Apr. 2021 alle 16:58

    I ristoratori di IoApro lanciano il loro governo-ombra: “Basta chiusure o moriremo”

    Le riaperture decise ieri dal governo non bastano. Il movimento ioApro, sostenuto dal leader della Lega Matteo Salvini, ha dichiarato che da lunedì i suoi membri riapriranno ristoranti e locali ignorando le restrizioni contro la pandemia di nuovo coronavirus, senza cioè rispettare il coprifuoco e a prescindere dalla fascia di rischio in cui si troveranno. Lo hanno annunciato ieri i capi del movimento in una conferenza stampa tenuta all’Hotel Quirinale a Roma, in cui hanno lanciato anche la “provocazione” di un governo-ombra per promuovere la riapertura delle attività “senza limiti di fasce e di orario”, promettendo quella che è stata definita in precedenza come “una task force di legali sempre disponibile”.

    A presiedere il governo parallelo sarà l’uomo considerato l’ideatore del movimento, il pesarese Umberto Carriera, che sarà affiancato dal “vice presidente del Consiglio” Momi El Hawi, proprietario di tre ristoranti in Italia e due in Egitto. Gli esponenti del movimento hanno dichiarato di non avere colore politico e di essere pronti a ricevere il sostegno di qualsiasi partito.

    Nel corso della conferenza stampa, Salvini è stato citato come interlocutore all’interno della maggioranza e per aver avvisato il movimento del via libera al decreto, con la conferma del coprifuoco alle 22. Carriera ha dichiarato di aver comunicato a Salvini le richieste del movimento, che chiede il ritiro delle misure restrittive che negli scorsi mesi hanno costretto i ristoranti a un’altalena di aperture e chiusure.

    Quasi quattro mesi di proteste

    Nelle scorse settimane IoApro ha organizzato proteste davanti alla Camera dei deputati che hanno visto anche la partecipazione del gruppo neofascista CasaPound, contestata da alcuni manifestanti. Da quando è stato lanciato a gennaio dal 31enne Carriera, titolare di sei ristoranti, il movimento ha già annunciato in più occasioni iniziative per riaprire i locali a prescindere dai divieti, raccogliendo adesioni da diversi ristoratori nel paese. La scorsa settimana la pizzeria Tito a Firenze, dello stesso El Hawi, è stata chiusa per cinque giorni dalle forze dell’ordine dopo aver trovato 38 clienti all’interno del locale, in violazione delle restrizioni contro la pandemia.

    L’iniziativa ha incassato fin dagli inizi il sostegno di Salvini, che nelle scorse settimane ha chiesto ripetutamente un allentamento delle restrizioni introdotte per contenere la seconda ondata e la riapertura delle attività produttive, nonostante l’Italia sia ancora uno dei paesi europei con i tassi di mortalità più elevati.

    Nel decreto approvato ieri dal governo con l’astensione dei ministri della Lega, il governo ha autorizzato a partire da lunedì 26 aprile la riapertura dei ristoranti in zona gialla, solamente all’aperto. Una decisione che esclude più del 46 percento dei locali nel paese che hanno solamente posti al chiuso. Il governo ha anche confermato l’imposizione del coprifuoco dalle 22 alle 5.

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