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    Fase 2, Rezza (Iss): “Se riapriamo tutto subito rischiamo la catastrofe”

    Giovanni Rezza (direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss). Credits: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 28 Apr. 2020 alle 12:53 Aggiornato il 28 Apr. 2020 alle 12:57

    Fase 2, Rezza (Iss): “Se riapriamo tutto subito rischiamo la catastrofe”

    “Il nemico non sono gli interventi, ma il virus. Noi facciamo scenari e modelli matematici, da quelli peggiori ai migliori. Riaprendo tutto subito potremmo avere situazioni catastrofiche”. A dirlo è il professor Giovanni Rezza, medico e direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, intervenuto sulla cosidetta “fase 2” durante la trasmissione Omnibus, su La7. “Non mi risultano documenti segreti”, ha commentato Rezza a proposito della notizia di un documento, con cui il comitato tecrnico-scientifico avrebbe messo in guardia il governo dal rischio di ritornare entro un mese ad una situazione simile a quella di alcune settimane fa nel caso di una riapertura totale delle attività dal 4 maggio.

    “Riaprire le scuole – si legge nel report – innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’epidemia. La sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva”. “Questo è un virus insidioso, ad ogni riapertura si associa un rischio”, ha aggiunto Rezza, “non voglio fare facile retorica ma ricordiamoci le bare di Bergamo”. E riguardo alla polemica tra governo e Cei sulle funzioni religiose nella fase 2, il professore commenta: “la messa si può mettere in sicurezza e non è certo come andare allo stadio”.

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