Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Esce a ritirare pacco di aiuti alimentari per il nipote di 1 anno: multa di 746 euro

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 5 Mag. 2020 alle 18:07

    Esce a ritirare pacco aiuti alimentari per nipote neonato: multa di 746 euro

    Una donna di 56 anni ha ricevuto una multa di 746 euro perché in strada per andare a ritirare il pacco di aiuti alimentari destinato al nipote di un anno. La donna, tra la rabbia e la frustrazione, ha dichiarato: “Stavo andando a prendere il pacco alimentare per il mio nipotino. Non ero in giro per divertirmi”. Patrizia, 56enne di Pisa con un passato di lavori precari, ha raccontato l’intera vicenda al quotidiano Il Tirreno. Sanzionato anche il fratello della donna, che era in auto con lei.

    L’episodio si registra alcune settimane dopo un’altra sanzione che fece scalpore; quella da 530 euro che era stata fatta a fine aprile dalla polizia stradale di Livorno – in chiave di contrasto alla violazione delle prescrizioni anticoronavirus – al conducente di una vettura su cui viaggiavano la moglie, un figlio e, in particolare, la figlia con la leucemia, che da poco era stata sottoposta a un trapianto di midollo e che era stata portata ad una visita di controllo. Una visita alla quale doveva necessariamente sottoporsi.

    “Mia figlia è abituata ad andare in ospedale con la madre, che però ha da poco la patente e non si sente tranquilla a guidare in un viaggio così lungo”. Giustificazione ritenuta inutile degli agenti e multa al guidatore da 530 euro: “Io sono in cassa integrazione e questo mese ho preso 590 euro”, aveva aggiunto l’uomo.

    Secondo i poliziotti non c’erano giustificazioni accettabili per lo spostamento. Poi il passo indietro. Dall’esame degli atti acquisiti per verificare la circostanza, spiegano nel comunicato stampa del Viminale, “risultavano invece assolutamente sussistenti le oggettive condizioni che consentivano anche alla mamma di accompagnare la sua bambina, tenuto conto degli oggettivi motivi di salute e dell’esigenza di badare anche all’altro figlio minore”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version