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    “Coronavirus principale causa di morte nell’89 per cento dei casi”: il rapporto Iss-Istat

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 17 Lug. 2020 alle 09:27 Aggiornato il 17 Lug. 2020 alle 09:50

    In Italia il Covid-19 è stata causa diretta di morte dell’89 per cento dei decessi di persone positive al tampone, mentre solo il restante 11 per cento è deceduto a causa di altri fattori, come le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie del sistema respiratorio o il diabete. Lo rivela il Rapporto ‘Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità’ di Istat e Iss, che ha analizzato informazioni riportate dai medici in 4.942 schede di morte di soggetti positivi al SarsCov2, ovvero il 15,6 per cento del totale dei decessi notificati al Sistema di Sorveglianza Integrata Iss fino al 25 maggio.

    Nelle schede analizzate, sono riportate le condizioni che hanno avuto un ruolo nel determinare il decesso accanto alla positività al virus. La quota di deceduti in cui il Coronavirus è la causa direttamente responsabile della morte varia in base all’età: se nella classe 60-69 anni raggiunge il 92 per cento, nelle persone di età inferiore ai 50 anni corrisponde invece a una percentuale minore, pari cioè all’82 per cento. Le cardiopatie ipertensive, il diabete mellito, le cardiopatie ischemiche e i tumori sono le concause più frequenti che contribuiscono al decesso.

    Lo studio rivela anche che nel 79 per cento dei casi la complicanza principale di Coronavirus che porta al decesso è la polmonite, nel 55 un’insufficienza respiratoria. Altre complicanze meno frequenti sono lo shock, la sindrome da distress respiratorio acuto ed edema polmonare, le complicanze cardiache, la sepsi e le infezioni non specificate. Ma l’Istituto diretto da Silvio Busaferro e l’Istat concludono che il Covid-19 è “una malattia che può rivelarsi fatale anche in assenza di concause”.

    E senza l’intervento del virus, è probabile che il decesso non si sarebbe verificato. “Non ci sono concause di morte preesistenti nel 28,2 per cento dei decessi analizzati, percentuale simile nei due sessi e nelle diverse classi di età”, aggiunge il rapporto, sottolineando come anche nella classe d’età 0-49 anni il Covid-19 può rivelarsi fatare pur in assenza di concause.

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