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    Covid, Locatelli: “Si vede la luce, a fine estate saremo fuori da questo incubo. Con 6-7mila casi al giorno si potranno allentare le restrizioni”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 29 Nov. 2020 alle 14:14

    Covid, Franco Locatelli: “Ecco quando usciremo da questo incubo”

    “In tre o quattro settimane potremo allentare le misure, entro l’estate usciremo da questo incubo”: lo dichiara il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, che, in un’intervista su La Stampa, ha parlato dell’epidemia di Covid in Italia. Secondo l’esperto “Il sistema di misure differenziate in rapporto ai livelli di rischio ha funzionato” permettendo di abbassare la curva epidemia. Locatelli quindi si dice convinto che “Se trascorreremo in modo assolutamente responsabile le festività, in tre o quattro settimane potremmo scendere a 6-7mila casi al giorno, un numero che consente di fare contact tracing contribuendo a impedire la propagazione incontrollata del virus”. Questo significa che le misure potrebbero essere parzialmente allentate anche se l’attenzione deve restare alta. “Si vede la luce, ma deve essere una luce che illumina per evitare di ricascarci” dichiara il presidente del Consiglio superiore di Sanità.

    Locatelli, poi, dichiara che “C’è grande attesa per i vaccini, di cui uno sembrerebbe addirittura conferire immunità sterilizzante: cioè impedire il contagio. Per fine gennaio in Italia, incrociando le dita rispetto alle approvazioni di Fda ed Ema, inizieremo la campagna d’immunizzazione con il vaccino di Pfizer”, smentendo a Il Fatto Quotidiano le notizie che vogliono il governo indietro nella campagna vaccinale anti-Covid: “Già da tempo ci stiamo occupando di distribuzione e pianificazione, soprattutto rispetto alla catena del freddo. Il ministro Speranza riferirà il 2 dicembre in Parlamento”.

    Secondo Locatelli l’incubo potrebbe finire entro la fine dell’estate: “Voglio sperare fine estate-autunno 2021 con un numero tale di vaccinati che ce lo consenta”, ma sottolinea che intanto “dovremo dimenticarci di feste in piazza, veglioni, cenoni con parenti e amici. Altrimenti tra tre, quattro settimane pagheremo un altro prezzo altissimo”. Con il rispetto delle norme anti-Covid la terza ondata potrebbe essere evitare (“Spero avremo solo fluttuazioni”), mentre su cosa non farebbe ritornando indietro Locatelli ha risposto: “Noi tutti abbiamo pensato a inizio luglio: il problema è alle spalle. E bisogna rafforzare la medicina territoriale: in Lombardia, ad esempio, serve un potenziamento serio”.

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