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    Buoni spesa e sussidi fino a 300 euro: ecco come ottenerli

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 30 Mar. 2020 alle 11:13 Aggiornato il 30 Mar. 2020 alle 13:21

    Coronavirus, buoni spesa e sussidi: come ottenerli

    “Abbiamo previsto misure rafforzate per favorire donazioni da parte di produttori e distributori, non vogliamo tassare la solidarietà. Faccio appello alle aziende della grande distribuzione perché aggiungano un 5 per cento o 10 per cento di sconto a chi fa la spesa con questi buoni spesa”, che i Comuni assegneranno con i 400 milioni stanziati dal governo”, così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato i primi aiuti per le fasce più deboli del Paese durante l’emergenza Coronavirus.

    I soldi saranno distribuiti agli 8.000 Comuni in base al numero di abitanti, “ma – chiarisce il presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), overo il sindaco di Bari Antonio Decaro – useremo anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c’è più bisogno e dunque erogando una somma maggiore a quelle amministrazioni dove c’è un numero più alto di cittadini in difficoltà”.

    Come verranno distribuiti gli aiuti

    Il criterio generale è che si vada da un minimo di 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare. Ma anche su questo ogni Comune potrà regolarsi a seconda delle esigenze.

    “Chi ha i banchi alimentari ancora aperti utilizzerà quelle strutture per la distribuzione del cibo. Altrove saranno i servizi sociali a distribuire i buoni per la spesa e se si tratta di anziani che non hanno la possibilità di uscire saranno i volontari ad occuparsi di andare al supermercato e poi consegnare la spesa». Il criterio generale è che si vada da un minimo di 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare. Ma anche su questo ogni Comune potrà regolarsi a seconda delle esigenze”, spiega Decaro.

    I soldi dovranno bastare fino al 15 aprile, giorno in cui dovrebbe cominciare l’erogazione dei 600 euro per la fasce deboli previsti dal decreto Cura Italia, che tra l’altro si potranno richiedere sul sito dell’Inps dal 1° aprile utilizzando il Pin in dotazione ai contribuenti iscritti alla gestione separata.

    Come ottenere i sussidi e i buoni spesa

    Entro domenica ogni Comune dovrà attivare un numero da chiamare. Qui si può far presente di essere nella condizione di indigenza e quindi di aver bisogno del buono spesa. Nel frattempo chi ha bisogno del contributo può chiamare il numero del Comune e chiedere di ottenere immediata assistenza.

    A beneficiarne sono i nuclei familiari più esposti al rischio epidemiologico, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. Per nucleo familiare “è assegnato una tantum un riparto pari a 300 euro”. I buoni si potranno spendere ovunque? Ogni Comune dovrà rendere nota la lista dei supermercati convenzionati.

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