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    “La scuola secondo il governo”: il consigliere leghista posta l’ingresso di Auschwitz e scoppia la polemica

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 8 Giu. 2020 alle 12:52 Aggiornato il 8 Giu. 2020 alle 13:16

    Ritrae l’ingresso di Auschwitz la foto postata sul suo profilo Facebook da Claudio Ticci, consigliere comunale della Lega di Borgo San Lorenzo, comune del Fiorentino. La (tristemente) nota scritta al suo ingresso, “Arbeit macht frei”, nel post social è stata modificata con “La scuola educa alla libertà”. Si tratta di una forte provocazione con la quale il consigliere ha voluto rivolgere un’aspra critica alle misure che il governo sta pensando di adottare al fine di garantire a bambini e ragazzi un ritorno a scuola, a settembre, in sicurezza dopo l’emergenza Coronavirus.

    “Nessuno che si scandalizza per le migliaia di bambini costretti a settembre a stare rinchiusi come in stalletti, in teche di plexiglass, a distanza asociale….senza poter socializzare, avere rapporti “umani”….senza poter toccare i compagni e gli insegnanti. Questa voi la definite libertà? La definite democrazia? La definite Scuola?”, scrive Tucci nel post che ha subito scatenato una forte polemica per via del controverso accostamento tra la scuola e il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. “I bambini di oggi saranno gli adulti del futuro. Cosa insegneremo a loro? A stare distaccati, a stare da soli…?”, si chiede poi il consigliere del partito di Matteo Salvini, per poi aggiungere che “Il senso è questo…..”Ricordare per non dimenticare, ricordare per non ripetere” Ecco vediamo di non creare persone in futuro che possano ripetere….e partiamo dalla socialità, il contatto e la condivisione….partiamo dalla Scuola”.

    Sotto al post fin da subito diversi commenti di critica a Claudio Ticci, accusato di aver pubblicato un “post vergognoso” per il suo significato. “La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un partito, un’idea, una legge, ma usare queste immagini, in particolare se chi la usa è un consigliere comunale, è inaccettabile. Io spero che tutti i consiglieri e tutte le forze politiche locali vogliano condannare questo episodio grave. Gravissimo”, sono state le parole di commento al post del leghista del sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni. Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Purtroppo quotidianamente in Italia e nel mondo abbiamo a che fare con episodi di intolleranza… Mi auguro che lo tolga e che chieda scusa”.

    Ad unirsi al coro di critiche anche Emanuele Fiano del Pd: “Questo è un consigliere comunale della Lega a Borgo San Lorenzo, provincia di Firenze. Paragona la scuola secondo questo governo, al campo di Sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove furono gasate e poi bruciate circa 1,2 milioni di persone per la sola colpa di essere nati. Ebrei, Sinti, Rom, omosessuali, Testimoni di Geova, disabili, oppositori dei regimi, prigionieri di guerra… Come può una mente sana paragonare questo alla scuola? Come può un Partito permettersi di farsi rappresentare da costui?”.

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