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    Riccione, la storica discoteca Cocoricò è fallita

    Cocoricò, Riccione
    Di Maria Elena Gottarelli
    Pubblicato il 13 Giu. 2019 alle 15:32 Aggiornato il 13 Giu. 2019 alle 17:13

    Cocoricò fallito | L’estate romagnola cambia volto: il Cocoricò, simbolo della movida notturna sui colli riccionesi ha definitivamente chiuso i battenti.

    Il gruppo Cocoricò è stato dichiarato fallito lo scorso 4 giugno dal Tribunale di Rimini. Non è la prima volta che il tempio romagnolo di musica techno si trova nei guai e il motivo principale è molto semplice: non pagava regolarmente le imposte.

    All’origine della vicenda ci sono infatti i controlli dell’Agenzia delle Entrate, che hanno riscontrato delle irregolarità. L’esame dello stato passivo del locale è previsto per il prossimo 25 ottobre: solo a quel punto si capirà con esattezza chi e quanti sono i creditori del Cocoricò.

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    La discoteca piramidale era già stata al centro della bufera lo scorso 2015, quando un ragazzo di 16 anni morì per overdose mentre si trovava sulla pista del famoso locale.

    Nel 2018, poi, il Cocoricò è stato sanzionato con una sospensione della licenza dal Comune di Riccione per non avere pagato la Tassa sui Rifiuti (Tari) e dall’Erario per non aver pagato le tasse.

    Il Cocoricò ha in seguito dovuto versare 800 mila euro in virtù di un sequestro preventivo del locale disposto dal Tribunale di Rimini. La somma corrispondeva alle imposte evase secondo i risultati dei controlli della Guardia di Finanza.

    Insomma, il locale riccionese è da tempo al centro delle polemiche e non è la prima volta che si discute se chiederlo o meno. Questa volta, però, la decisione è irrevocabile.

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