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    Cinema America, aggredito il leader Valerio Carrocci: “Violenze ripetute e preoccupanti”

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 22 Lug. 2020 alle 10:14 Aggiornato il 22 Lug. 2020 alle 12:31

    “Siamo purtroppo costretti a confermare le notizie pubblicate oggi sui giornali che riguardano sia le minacce di morte verbali ricevute nei mesi passati, sia l’aggressione fisica subita dal nostro Valerio Carocci negli ultimi giorni”. È quanto scrivono in un post su Facebook i ragazzi del Cinema America, confermando l’aggressione nei confronti del leader e presidente dell’associazione, subita a Trastevere lo scorso sabato.

    Un uomo, denunciato dalla Digos per lesoni, ha prima minacciato di morte Carocci per poi mettergli le mani al collo. Un’aggressione che è avvenuta in piazza San Cosimato, proprio lì dove il Cinema America ha la sua arena estiva. Non è la prima volta che lo stesso soggetto aggredisce Carocci con insulti e minacce: l’uomo, da quanto si apprende, avrebbe anche ricevuto un avviso orale dal questore di Roma. Si tratta di un nuovo episodio di violenza ai danni dei ragazzi del Cinema America, che già nel giugno 2019 erano stati aggrediti a Roma, sempre a Trastevere e sempre nei pressi di piazza San Cosimato. Aggressione che aveva portato sul banco degli imputati cinque persone vicine ai movimenti di estrema destra. Vittime del pestaggio, quella volta, quattro giovani che, dopo aver passato la serata nell’arena trasteverina, erano stati avvicinati da un gruppo di altri ragazzi che gli avevano intimato di togliersi la maglietta del Cinema America e urlato “antifascisti” prima di prenderli a calci e pugni.

    “Episodi ripetuti nel tempo, preoccupanti e violenti – continuano sul post Facebook i ragazzi dell’associazione – lontani dalla nostra realtà e dai nostri obiettivi: portare il cinema nelle piazze gratis, creando occasioni di incontro e socialità. Vogliamo però sottolineare che non c’è nessuna contrapposizione tra noi e i centri sociali perché le minacce e le aggressioni sono ad opera di un singolo individuo che, per quanto ne sappiamo, è estraneo da anni all’attività politica”.

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