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    Casal Bruciato, la procura di Roma indaga per istigazione all’odio razziale

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 10 Mag. 2019 alle 13:57 Aggiornato il 10 Mag. 2019 alle 13:58

    Casal Bruciato indagini razzismo | La procura di Roma ha aperto un fascicolo di inchiesta sul caso di Casal Bruciato, periferia est di Roma dove sono avvenute nei giorni scorsi delle violente proteste contro una famiglia di rom assegnataria di una casa popolare in via Satta (qui la ricostruzione di tutte le proteste a Casal Bruciato).

    “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale”, questo il reato per il quale la procura procederà con l’indagine. Questo reato riguarda l’articolo 604 bis del codice penale italiano.

    Giovedì 9 maggio sono arrivate le denunce (qui la notizia delle denunce per odio razziale) e sono stati identificati i primi responsabili delle frasi di minaccia come: “Tr**a ti stupro” e “Devono essere tutti impiccati”. A questo proposito, a piazzale Clodio è stata depositata una prima informativa della Digos.

    Gli inquirenti proseguiranno nell’analisi dei video per trovare tutti i colpevoli di istigazione all’odio razziale, tra le persone che hanno manifestato in strada contro i 14 nomadi.

    La famiglia rom è stata spettatrice di insulti sessisti, minacce di morte e urla a sfondo razzista. Ma ha deciso comunque di rimanere a Casal Bruciato: “Noi da qua non ci muoviamo”, hanno detto.

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