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    Sono davvero calati i contagi in Italia? Come vanno letti i dati degli ultimi giorni

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Mar. 2020 alle 17:05 Aggiornato il 24 Mar. 2020 alle 17:20

    Coronavirus, calo contagi in Italia? Come vanno letti i dati degli ultimi giorni

    Negli ultimi due giorni, in Italia si parla molto della curva dei contagi che comincia a mostrare segni di flessione. L’aumento dei contagi infatti sembra rallentare (erano 3.957 i nuovi casi del 22 marzo), in linea con quanto è stato registrato tra sabato e domenica. È una discesa più lieve di quelle degli ultimi quattro giorni ma se non altro non c’è la temuta inversione del trend. Ma è davvero così? I contagi sono diminuiti? Come vanno letti i numeri degli ultimi giorni?

    Fino al 21 marzo, in Italia venivano analizzati circa 25mila tamponi al giorno. Dal 22 questo numero si è abbassato a 17mila. Il 23 marzo il 28% dei tamponi è risultato positivo. Quindi è vero, abbiamo un numero di contagi giornalieri inferiore a quello del 22 e del 21, ma a fronte di un più basso numero di tamponi. Il 22 marzo sono stati fatti 25.179 tamponi, il 23 marzo sono stati fatti 17.067 tamponi.

    Cosa vuol dire? Fra il lunedì e il martedì c’è sempre stato un netto calo dei tamponi e oggi sarà un giorno con altrettanti pochi tamponi, comparabile con quello di ieri, o ancora più basso e quindi potrebbe esserci un ulteriore ribasso dei casi. La seconda parte della settimana, nelle ultime due settimane, è stata sempre peggiore della prima parte. Per poter dire che abbiamo superato la fase più acuta, bisognerà quindi aspettare giovedì o venerdì.

    Come fa notare Giovanni Forti, analista dati di YouTrend su Fanpage, in Lombardia il 53% dei tamponi ha dato esito positivo. “E questo ci dice due cose: la prima è che proprio in Lombardia è stato fatto un numero estremamente basso di tamponi, il 30% in meno di ieri, il 70% in meno rispetto a l’altro ieri. La seconda, è che se nei prossimi giorni aumentasse di nuovo il numero dei tamponi effettuati, i contagi in Lombardia potrebbero di nuovo crescere rispetto a ieri e oggi. Dati simili li riscontriamo in Emilia-Romagna: anche qui è alto numero di dati positivi su tamponi. 1000 casi positivi su 3200 tamponi circa, sono un rapporto preoccupante. Anche in Piemonte i tamponi sono stati pochi”.

    Peraltro, non riscontriamo un calo così marcato come quello dei contagi, è forse lo possiamo leggere come un dato più realistico. Certo, anche in questo caso, che i decessi non si esauriscono ai morti in ospedale, purtroppo. Speriamo che anche questo stia accadendo meno.

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