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    Bibbiano, la questura toglie la piazza alle sardine e la assegna a Salvini

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 18 Gen. 2020 alle 12:16

    Bibbiano, la questura toglie la piazza alle sardine e la assegna a Salvini

    La piazza del 23 gennaio di Bibbiano sarà della Lega e non delle sardine. A spuntarla, dopo che Matteo Salvini e il movimento fondato da Mattia Santori si sono contesi lo spazio antistante il municipio dell’ormai conosciuto comune emiliano per il prossimo giovedì, è stato infatti il segretario del Carroccio, il quale – come annunciato e ribadito a Bologna – si troverà a Bibbiano insieme alla candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni.

    A stabilirlo, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la questura di Reggio Emilia, la quale ha dato precedenza alla Lega in quanto partito politico e non associazione o movimento non candidato alle prossime elezioni del 26 gennaio. “Nonostante siano arrivati per prime – scrive il quotidiano di Marco Travaglio – la Questura di Reggio Emilia avrebbe invitato le sardine a cedere la piazza di Bibbiano alla Lega. Sulla base di una regola da campagna elettorale, i partiti hanno la prelazione su qualsiasi spazio pubblico rispetto a associazioni o enti non candidati alla competizione: per questo,e per evitare altre polemiche, alle sardine sarebbe (il condizionale è d’obbligo) stato chiesto di fare un passo indietro”.

    Salvini e le sardine avevano dunque entrambi organizzato un incontro in piazza della Repubblica a Bibbiano per giovedì 23 gennaio e il movimento di attivisti – che aveva lanciato l’evento su Facebook con lo slogan “Gli sciacalli passano, le sardine restano. Bibbiano non abbocca” – ne aveva fatto richiesta prima della Lega, ma di fatto regola vuole che, in campagna elettorale, i movimenti vengano come secondi rispetto ai partiti.

    Le sardine, quindi, sono ora costrette a fare un passo indietro e lasciare quello spazio all’ex capo del Viminale e alla Borgonzoni, nonostante si siano organizzate con maggior anticipo rispetto alla Lega, un anticipo di ben due settimane. “Per legge, per i comizi elettorali, si possono prenotare le piazze da cinque a due giorni prima dell’evento. Dunque faremo richiesta a partire dal 18. Noi abbiamo la precedenza in quanto movimento politico, come stabilisce un protocollo firmato in prefettura, mentre le “sardine” non sono un partito. La loro è una manovra ostruzionista e un’azione da bambini”, aveva detto il segretario regionale della Lega in Emilia, Gianluca Vinci, a proposito di questa contesa per la piazza del comune simbolo della propaganda sovranista contro il Pd.

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