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    Chi è Antonio Piccirillo, il figlio del boss che è sceso in strada per dire no alla Camorra

    Antonio Piccirillo
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 5 Mag. 2019 alle 16:29 Aggiornato il 10 Mag. 2019 alle 09:46

    Antonio Piccirillo è il figlio di un boss della camorra, Rosario Piccirillo, detto o’Biondo e capo del clan Piccirillo, attivo a Napoli, in particolare nella zona di Chiaia e San Ferdinando.

    Domenica 5 maggio Antonio Piccirillo ha partecipato al corteo contro la camorra e la violenza organizzato a Napoli dopo la sparatoria dei due giorni prima in cui è rimasta gravemente ferita una bambina di 5 anni, Noemi.

    Napoli: chi è il responsabile della sparatoria in pieno centro

    Sotto lo slogan “DisarmiAMO Napoli” centinaia di cittadini napoletani si sono ritrovati nel luogo della sparatoria, piazza Nazionale.

    Durante l’iniziativa Antonio Piccirillo ha preso la parola con il megafono, si è presentato e ha pronunciato dure parole di condanna contro la camorra.

    “Sono Antonio Piccirillo, figlio di Rosario Piccirillo, che purtroppo ha fatto delle scelte sbagliate nella vita: è un camorrista, almeno così hanno detto i giudici, i giornali le istituzioni”, ha detto.

    “Voglio lanciare un messaggio a noi, figli di queste persone: amate sempre i vostri padri, ma dissociatevi assolutamente dai loro stili di vita, perché sono stili di vita che non pagano”.

    “Se noi figli non faremo dei passi in avanti nel positivo rimarremo fossilizzati in questa cultura priva di etica e che non paga”, ha proseguito Piccirillo. “C’è gente che pensa che la Camorra 50 anni fa era meglio di oggi: ha sempre fatto schifo, è sempre stata ignobile”.

    “Le persone per bene sono le persone che rispettano gli altri e i camorristi non rispettano nessuno”, ha concludo il ragazzo, le cui parole sono state accolte con un lungo applauso da parte dei presenti.

    Nel video di seguito il discorso completo di Antonio Piccirillo (a partire dal minuto 13’40”).

    Cosa è successo in piazza Nazionale – Nel pomeriggio di venerdì 3 maggio in piazza Nazionale a Napoli c’è stato un agguato di camorra che aveva l’obiettivo di colpire il pregiudicato Salvatore Nurcaro. L’uomo è rimasto ferito, ma nella sparatoria un proiettile ha colpito una bambina di 5 anni, Noemi, che ora si trova ricoverate in gravi condizioni all’ospedale Santobono.

    Sparatoria Napoli: le condizioni di Noemi, la bambina ferita, restano gravi

     

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