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Arabia Saudita, le donne potranno viaggiare all’estero senza accompagnatore maschio

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 2 Ago. 2019 alle 11:01 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:26

L’Arabia Saudita elimina le restrizioni di viaggio alle donne

Svolta storica in Arabia Saudita. Le donne non avranno più bisogno del permesso di un “tutore” maschio (il padre, il fratello o il figlio) per viaggiare all’estero e potranno ottenere un passaporto. La nuova legge elimina così una delle restrizioni tra le più contestate del Regno.

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La donne con più di 21 anni non avranno più bisogno di un uomo che le accompagni in viaggio. La legge entrerà in vigore novanta giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

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Oltre alla libertà di viaggio senza il “guardiano” uomo, nella norma sono incluse altre novità importanti tra cui la possibilità di presentare la domanda di passaporto, registrare un matrimonio, un divorzio o la nascita di un figlio e ottenere documenti familiari ufficiali.

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La legge stabilisce inoltre che un padre o una madre possono essere tutori legali dei bambini. Essere in grado di ottenere documenti familiari potrebbe facilitare gli ostacoli che le donne devono affrontare per ottenere una carta d’identità nazionale e iscrivere i propri figli a scuola.

Quello che le donne in Arabia Saudita non possono ancora fare

Sono ancora in vigore le norme che richiedono invece il consenso maschile affinché una donna esca dalla prigione o si sposi. Le donne, a differenza degli uomini, non possono ancora trasmettere la cittadinanza ai loro figli e non possono dare il proprio consenso ai figli a sposarsi.

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Il decreto annunciato venerdì 2 agosto 2019 arriva dopo una serie di pressioni internazionali causate da diversi tentativi di fuga delle giovani donne saudite che hanno richiesto asilo politico all’estero.

Dopo il via libera alla patente e all’ingresso degli stadi nel 2018, la legge che consente alle donne di viaggiare all’estero senza l’autorizzazione di un “tutore” maschio rappresenta un passo in avanti del governo di Riad verso l’emancipazione femminile, ma la strada è ancora lunga.

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Anche Reema Bandar Al-Saud, la prima ambasciatrice donna dell’Arabia Saudita negli Stati Uniti, ha commentato la nuova legge in un post sui social.

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