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Sulla barriera che divide Israele e Cisgiordania è comparso un murales per Ahed Tamimi, la ragazza simbolo della resistenza palestinese

Immagine di copertina
credit: Afp

L'opera è stata realizzata dallo street artist napoletano Jorit Agoch: Tamimi, condannata per aver schiaffeggiato un soldato israeliano, potrebbe essere scarcerata il 29 luglio

Ha dipinto il suo volto sul muro che separa Israele dalla Cisgiordania. L’immagine di Ahed Tamimi, che è diventata il simbolo della resistenza palestinese all’occupazione israeliana, appare vicino a Betlemme, nei territori della Cisgiordania occupata. La mano è quella di Jorit Agoch, street artist napoletano, che ha realizzato un murales di quattro metri.

Tamimi, 17 anni, è diventata il simbolo della nuova Intifada quando a dicembre era stata filmata dalla madre mentre prendeva a calci e pugni, insieme a sua cugina, due soldati israeliani per allontanarli dalla sua abitazione.

Il video era diventato virale: Tamimi era stata arrestata il 19 dicembre 2017 e condannata a otto mesi di reclusione da una Corte militare israeliana. Per il suo rilascio, si sono battute associazioni e difensori dei diritti umani.

La ragazza, secondo quanto dichiarato dal padre all’agenzia di stampa turca Anadolu, potrebbe uscire dal carcere domenica 29 luglio, nonostante la data prevista di scarcerazione sia il 19 agosto.

“Le autorità israeliane non informano il detenuto o la sua famiglia sulla data del rilascio ma penso che sarà presa una decisione” per ridurre la detenzione di 21 giorni, ha detto il padre Bassem Tamimi.

Il muro che separa la Cisgiordania da Israele è ricoperto di graffiti che sostengono la causa palestinese. Accanto all’immagine di Ahmed, c’è il volto di un’altra donna, la giovane dottoressa con il velo rosso uccisa a giugno dall’esercito israeliano durante gli ultimi giorni di proteste della Marcia del ritorno.

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