Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Tecnologia

Coronacheck, il primo sito web che verifica le notizie sul Coronavirus

Crediti: Pixabay
Di Redazione TPI
Pubblicato il 25 Mar. 2020 alle 20:20 Aggiornato il 25 Mar. 2020 alle 20:21

Tutelarsi dalle fake news ai tempi del Coronavirus: nasce CoronaCheck

Nasce un sito web contro le fake news: si chiama CoronaCheck ed è stato creato dai ricercatori del Dipartimento di Data Science di Eurecom (Francia) insieme alla Cornell University (Stati Uniti). Obiettivo di questo sito è contrastare il fenomeno delle fake news riguardo il Coronavirus. Online circolano tantissime notizie, informazioni contraddittorie che possono causare ansia e panico.

Per fermare questo ambiguo fenomeno, il team di ricercatori francesi e americani ha dunque messo in piedi un sito di fact checking dedicato alla verifica scientifica di notizie inerenti al Coronavirus. Come riporta Il Corriere, Paolo Papotti del Dipartimento di Data Science di Eurecom ha spiegato: “Le notizie vengono verificate sulla base di dati ufficiali provenienti dal World Health Organization (Who), governi e ministeri della salute di Italia, Australia, Taiwan, China, Canada”.

Cosa fa dunque CoronaCheck? Prima di tutto, è in grado di verificare affermazioni su quante persone hanno contratto il Coroanvirus, quanti decessi e quante persone guarite. Il servizio, partito il 13 marzo, “ha verificato la fondatezza di 2200 news provenienti da 1.300 IP (computer per intenderci), il 40% francesi, 12% italiani e 12% americani. La parola maggiormente cliccata (887 volte) è stata la parola: morte”.

Per ogni ricerca, CoronaCheck mostra un’etichetta “vero/falso” e fornisce una spiegazione su come il sistema d’Intelligenza Artificiale è arrivato a quella conclusione. “Dinanzi ad affermazioni che non è in grado verificare l’algoritmo chiede feedback all’utente affinché possa aiutarlo nel processo. In questo modo, la piattaforma apprende dal feedback degli utenti come gestire nuovi tipi di reclami e su come sfruttare nuovi set di dati”, conclude Papotti.

 

Leggi anche:

1. Coronavirus, il ricercatore italiano che lavora al vaccino Usa è convinto: “Pronto per l’autunno” / 2. Save the Children contro il Coronavirus: “Aiutiamo i bambini a continuare a studiare” / 3. I lavoratori “indispensabili” ai tempi del Coronavirus sono quelli sottopagati e meno considerati

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version