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Vuelta 2021, nona tappa: Caruso, un’impresa d’altri tempi

Damiano Caruso. Credits: Twitter
Di Simone Gambino
Pubblicato il 22 Ago. 2021 alle 18:38 Aggiornato il 22 Ago. 2021 alle 18:46

Vuelta 2021, nona tappa: Caruso, un’impresa d’altri tempi

Damiano Caruso (Bahrain Victorious) ha conquistato la nona tappa della 76ma Vuelta Espana. Il corridore ragusano, già secondo quest’anno nella classifica finale del Giro d’Italia, ha vinto e convinto lungo i 188 chilometri, comprensivi di 4.500 metri di dislivello da Puerto Lumbreras ad Alto de Velefique.

Nel compiere questa impresa si è anche impossessato della maglia a pois di leader della classifica degli scalatori. Al secondo posto, staccato di 1’05”, si è piazzato Primoz Roglic (Jumbo Visma) che ha preceduto di un secondo Enric Mas (Team Movistar).

Lo sloveno ha così consolidato il suo primato in graduatoria portando il suo vantaggio proprio su Mas a 28″ con un altro uomo della Movistar, Miguel Angel Lopez, ora terzo a 1’21. Male il vincitore del Giro d’Italia, Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che ha perso più d’un minuto da Roglic ed è ora staccato in classifica di 1’52” dalla maglia roja.

Caruso ha compiuto oggi una di quelle imprese che si vedono sempre più raramente nel ciclismo contemporaneo. Ha attaccato in solitaria quando mancavano 65 chilometri all’arrivo. L’uomo dei Monti Iblei ha tenuto il piede sull’acceleratore per 50 chilometri, arrivando così ai piedi dell’asperità finale con un vantaggio di cinque minuti che ha poi gestito lungo la durissima ascesa che portava al traguardo.

Durante questa salita sono andati in crisi, uscendo di classifica, il secondo alla partenza Felix Grossachtner (Bora Hansgrohe) e, soprattutto, il compagno di squadra di Caruso, Mikel Landa, capitano designato della Bahrain Victorious alla partenza di questa Vuelta. Dignitosa, invece, è stata la difesa di Giulio Ciccone (Trek Segafredo): il teatino chiude questa prima fase della corsa iberica al settimo posto in graduatoria a 2’39 da Roglic.

Domani è in programma il primo giorno di riposo, necessario per i corridori quasi quanto la discesa della manna dal cielo. Sulla strada del terzo successo consecutivo di Roglic in terra di Spagna s’erge la Movistar del duo Mas – Lopez. La Ineos Grenadiers, per parte sua, dovrà inventarsi qualcosa in stile Caruso oggi se vorrà che uno dei suoi alfieri, Adam Yates o Egan Bernal, rientri in lotta per la vittoria finale tra due settimane a Santiago de Compostela.

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