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Jannik Sinner: “Sono orgoglioso di essere italiano, la diversità è la nostra forza” | VIDEO

Le parole del tennista numero uno al mondo ai microfoni di Sky

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 6 Nov. 2025 alle 13:27

Jannik Sinner mette a tacere le polemiche e spiega perché ha rinunciato alla Coppa Davis, sottolineando di essere orgoglioso di essere italiano. Intervistato dal direttore di Sky Sport Federico Ferri per lo speciale Jannik, oltre il tennis, il tennista numero uno al mondo ha dichiarato: “Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non in Austria, o da un’altra parte. Questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”. Sinner continua: “Perché abbiamo le strutture, abbiamo gli allenatori, abbiamo i giocatori, abbiamo tantissime mentalità differenti. Che sono anche la nostra nostra forza: alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, però è anche la nostra fortuna, la forza nelle differenze, sì. Quindi abbiamo di tutto per essere lì a competere contro i migliori al mondo e secondo me dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché secondo me l’Italia lo merita”.

Lo sportivo, poi, spiega perché ha scelto di rinunciare alle finale di Coppa Davis, decisione che ha sollevato numerose polemiche, dal Codacons a Bruno Vespa. “A fine stagione, con tutte le pressioni, le partite giocate, le emozioni, sia quando si è vinto sia dopo una sconfitta, ci vuole tanto tempo a rimettere tutte le cose insieme. E soprattutto a fine stagione una settimana è davvero tanto, per noi atleti. Se hai una settimana in più di preparazione, a parte che hai una settimana in più di vacanza e arrivi in preparazione più forte, più carico, con più energie e soprattutto con più voglia”.

E ancora: “Giochiamo a tennis tutti i giorni e quindi ci sta che, a volte, non hai tanta voglia… però se tu inizi 7 giorni prima le settimane di carico, perché non è che inizi a mille già dal primo giorno, quelle sono importantissime, soprattutto per l’inizio della stagione ma anche a lungo termine e per la prevenzione degli infortuni. Quindi per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che questa fosse la scelta giusta. Invece l’anno scorso è stato diverso: l’anno scorso non ho giocato a Parigi, ho detto ‘io voglio giocare la Davis’ perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023, quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto ‘ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile’ e l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che nel 2025 sicuramente non avrei giocato”.

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