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Giro d’Italia 2019 | Ottava tappa | Pesaro, traguardo vietagli agli europei

Il commento di Simone Gambino inviato al Giro

Di Simone Gambino
Pubblicato il 18 Mag. 2019 alle 19:51 Aggiornato il 20 Mag. 2019 alle 08:39

GIRO D’ITALIA 2019 OTTAVA TAPPA – Il commento di Simone Gambino inviato al Giro – Nel 1979 quando il Giro arrivò a Pesaro, prima di affrontare la cronoscalata di San Marino, in modo analogo a quanto avverrà domani, a vincere in volata, tra la sorpresa generale, fu il sudafricano Alan van Heerden. A 40 anni di distanza dal primo successo africano al Giro, l’australiano Caleb Ewan, bruciando allo sprint Elia Viviani e Pascal Ackermann, ha confermato la vocazione extra europea del traguardo rossiniano.

La tappa più lunga della corsa rosa, 239 chilometri da Tortoreto Lido a Pesaro, è stata decisamente divertente con la fuga dei recidivi bresciani Damiano Cima e Marco Frapporti che ha tenuto il gruppo sulla corda più di 100km. Nel momento che si esauriva questo tentativo, era la maglia azzurre Giulio Ciccone a tentare la sorte in compagnia del francese Francois Bidard e del fiammingo Louis Vervaeke. Non senza difficoltà le squadre dei velocisti riuscivano a chiudere il gap a 7km dall’arrivo, assicurando cosi il quarto volatone generale di questo Giro.

Nello sprint, il minuscolo australiano dai lineamenti esotici, sfruttava al meglio il lavoro della Bora – Hansgrohe anticipando nell’ordine i campioni nazionali italiano e tedesco.

Domani tappa chiave di questa edizione della corsa rosa. Nei 34km contro il tempo da Riccione a San Marino si definiranno le gerarchie tra i grandi favoriti per la vittoria finale anche se è improbabile che la maglia rosa di Valerio Conti sia a rischio.

GIRO D’ITALIA OTTAVA TAPPA – Il commento di Simone Gambino inviato al Giro

Qui il riassunto della settima tappa
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