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Giro d’Italia 2021, settima tappa: a Caleb piace l’Adriatico

Credit: Ansa
Di Simone Gambino
Pubblicato il 14 Mag. 2021 alle 19:29 Aggiornato il 14 Mag. 2021 alle 19:35

L’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) ha vinto la settima tappa del Giro d’Italia, 181 km dall’abruzzese Notaresco a Termoli in Molise. Il tasmaniano ha preceduto Davide Cimolai (Israel Start Up Nation) con il conquistatore della prima frazione, Tim Merlier (Alpecin – Fenix), al terzo posto. Grazie a questo successo, il secondo in tre giorni in riva all’Adriatico, il minuscolo sprinter dagli occhi a mandorla, ereditati dalla madre coreana, ha conquistato la maglia ciclamino della classifica a punti, togliendola a Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos).

Questa la sentenza di una giornata al limite del soporifero, corsa alla media 38,5 kmh. In partenza, preso atto del ritiro di Domenico Pozzovivo (Qhubeka Assos), andava via la fuga sindacale con protagonisti Mark Christian (Eolo KOMETA), omonimo e compaesano di Cavendish, Umberto Marengo (Bardiani CSF Falzanè) e Simon Pellaud (Androni Giocattoli Sidermec). I tre guadagnavano rapidamente 5 minuti che poi venivano pian piano erosi fino al ricongiungimento a 20 km dal traguardo.

Da quel momento aveva inizio la lotta per la conquista delle posizioni di testa, resa complicata da un susseguirsi di rotonde e restringimenti della sede stradale. I velocisti superavano senza problemi lo strappo in lastricato di 200 metri ad un chilometro e mezzo dal traguardo che avrebbe potuto tagliarli fuori. Ai 500 metri dall’arrivo scattava Fernando Gaviria (UAE Emirates) che sembrava aver fatto il buco. La reazione di Calen Ewan era, però, perentoria: sorpasso ai 100 metri a tripla velocità con vittoria ben più netta che a Cattolica 48 ore prima.

La classifica generale resta immutata con l’ungherese Attila Valter (Groupama FDJ) che conserva la maglia rosa con 11” di vantaggio sul belga Remco Evenepoel (Deceuninck Quick Step) e 16” sul colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadiers). C’era stato qualche dubbio per un incidente a Hugh Carthy (EF Education Nippo), sesto in graduatoria a 38”. Il britannico è giunto al traguardo con un distacco di 2’21”. Verificato dalla giuria che il problema meccanico è avvenuto all’interno degli ultimi 3 km, quindi dopo l’entrata in vigore della neutralizzazione, il ritardo è stato cancellato. L’inglese resta sesto in classifica generale davanti agli azzurri Damiano Caruso (Bahrain Victorious), settimo a 39”, e Giulio Ciccone (Trek Segafredo), ottavo a 41”.

Domani va in scena l’ottava tappa, l’unica meridionale del 104° Giro d’Italia: la Foggia – Guardia Sanframondi. I corridori sono attesi da 170 km vallonati che troveranno nei 1392 metri del GPM di Bocca della Selva ai meno 50 dal traguardo il punto chiave della frazione. Difficile che i pezzi grossi si muovano, in considerazione di quello che dovranno affrontare domenica sulla strada che li porterà a Campo Felice. Al contrario, potrebbe essere una giornata buona per chi vorrà tentare la sorte andando in fuga.

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