Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Sport

Djokovic rompe il silenzio: “Grato al giudice, sono qui per giocare. Grazie, mi avete dato la forza”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 10 Gen. 2022 alle 14:57

Australia, Djokovic rompe il silenzio: “Grazie, mi avete dato la forza”

“Sono qui per giocare, vi ringrazio per avermi dato la forza”: Novak Djokovic rompe il silenzio dopo la decisione della Corte federale di accogliere il suo ricorso e permettergli, così, di entrare in Australia dove parteciperà agli Australian Open, primo slam del 2022.

Proprio dal Laver Arena, dove ha iniziato ad allenarsi in vista della competizione, il numero uno del tennis mondiale ha scritto sui social: “Sono lieto e grato che il giudice abbia annullato la mia cancellazione del mio visto. Nonostante tutto quello che è successo, voglio restare e provare a competere per gli Australian Open. Sono volato qui per prendere parte a uno degli eventi sportivi più importanti”.

“Per ora non posso dire di più – ha aggiunto Djokovic – Grazie a tutti per essere stati al mio fianco in questa situazione e per avermi dato la forza”.

Il tennista serbo è tornato a essere un uomo libero anche se il ministro dell’Immigrazione australiano potrebbe decidere comunque di revocargli il visto nonostante la sentenza della Corte federale arrivata dopo circa quattro giorni trascorsi tra interrogatori e un soggiorno forzato presso un hotel di Melbourne.

Nel frattempo, in Serbia i familiari di Djokovic hanno tenuto una conferenza stampa per commentare la “liberazione” dello sportivo.

“Grazie al giudice Kelly, è stato neutrale, ha fatto attenzione ai dettagli della storia. La situazione era molto difficile ringrazio di essere stati ‘giusti’ e imparziali” ha dichiarato Djordje, fratello del tennista.

“Non ha fatto niente di male, non ha infranto la legge. Siamo qui per festeggiare la giustizia. Lui ha voluto fare ricorso perché sapeva di avere le carte in regole. Non abbiamo mai vissuto una situazione del genere. Abbiamo cercato di lottare, combattere per lui. Per giorni non potevamo comunicare con lui, non sapevamo come stesse. Grazie a tutta la gente che lo ha supportato con canzoni, danze, che lo hanno confortato. Grazie a dio c’è giustizia a questo mondo. E questa è la più grande vittoria della sua carriera” ha aggiunto la madre di Djokovic.

 

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version