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Sanremo 2021, il testo integrale del monologo di Achille Lauro nella prima serata del Festival

Di Antonio Scali
Pubblicato il 2 Mar. 2021 alle 23:02 Aggiornato il 3 Mar. 2021 alle 00:19

Sanremo 2021, il monologo di Achille Lauro: discorso integrale

Questa sera, 2 marzo 2021, durante la prima serata del Festival di Sanremo 2021 Achille Lauro ha fatto un monologo, presentando il suo primo quadro di questa 71esima edizione, “Solo noi”. Un momento di grande spettacolo che il cantante ci regalerà in tutte e cinque le serate del Festival di Sanremo. Come sempre grande attenzione anche agli abiti sfoggiati da Achille Lauro. Ecco intanto il testo del suo monologo.

Il testo integrale del monologo di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2021

Lettera del mondo all’umanità: Scostante, aliena, trafitta, io so come ti senti. Sono qui trafitto nei tuoi preconcetti, aiutami, perché ne ho bisogno, come si ha bisogno dell’abbraccio di una madre. Non dimenticare chi eri. Tu sopravvivevi perché ti bastava un abbraccio. Io sarò lì per guardarti amare di nuovo.

Sono il Glam rock. Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente. Esagerazione, teatralità, disinibizione. Lusso e decadenza. Peccato e peccatore, Grazia e benedizione. Un brano che diventa nudità. Sono gli artisti che si spogliano, E lasciano che chiunque possa spiare nelle loro camere da letto e in tutte le stanze della psiche. Esistere è essere. Essere è diritto di ognuno. Dio benedica chi è.

Chi è: carriera e canzoni

Achille Lauro nasce l’11 luglio 1990 a Verona da Nicola, magistrato della Corte di cassazione, e Cristina Zambon. Cresce a Roma. All’età di 14 anni sceglie di andare a vivere con il fratello maggiore Federico, detto Fet, da cui eredita la passione per la musica, già produttore per la crew Quarto Blocco, allontanandosi dalla famiglia che si sarebbe trasferita in un’altra città. Sempre grazie al fratello, Lauro si addentra nel mondo del rap underground e in quello del punk rock. Lauro è riuscito a mantenere i rapporti con sua madre, attuale amministratrice dell’agenzia di Lauro, la No Face Agency, mentre avrebbe chiuso i contatti con il padre. Con il suo produttore Edoardo Manozzi, in arte Boss Doms, Lauro ha preso parte all’edizione del 2017 dello show Pechino Express come coppia dei Compositori, posizionandosi al terzo posto.

Non solo musica. Nel 2018 Achille Lauro è entrato nel campo cinematografico come produttore di Terrurismo, un corto del regista Vito Cea e dello scrittore e sceneggiatore Roberto Moliterni, per il quale riceve il premio MaTiff per giovani produttori. Nel corto appare anche in un cameo. Nello stesso anno partecipa come attore e autore di testi in rima nel lungometraggio Applausi, ispirato alla vicenda di Elisa Claps. Successivamente è protagonista di un corto in realtà virtuale, Happy Birthday di Lorenzo Giovenga, in cui compaiono anche due sue canzoni, presentato alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2019 esce sulle piattaforme Sky il documentario autobiografico No face 1, diretto da Lauro stesso e Sebastiano Bontempi. Nel gennaio 2019 pubblica la sua autobiografia Sono io Amleto. Il 19 maggio 2020 viene pubblicato il suo secondo libro 16 Marzo: L’Ultima notte.

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