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Tommaso Paradiso contro Matteo Salvini: “La manifestazione della Lega del 2 giugno è una ca**ata pazzesca”

Con un lungo post sul suo profilo Instagram, il cantante ha duramente criticato la scelta del leader del Carroccio di scendere in piazza

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 16 Mag. 2020 alle 16:21

Tommaso Paradiso contro Matteo Salvini per manifestazione del 2 giugno

Il cantante Tommaso Paradiso si scaglia contro il leader della Lega Matteo Salvini e la sua decisione di organizzare una manifestazione di piazza il prossimo 2 giugno nonostante l’epidemia di Coronavirus in Italia. L’ex frontman dei The Giornalisti, infatti, ha scritto un lungo post sul suo profilo Instagram in cui ha attaccato il leader del Carroccio senza però nominarlo mai. A corredo del post c’è una foto di Paolo Villaggio, immortalato in una delle sue interpretazioni più famose: quella in cui, nei panni del ragionier Ugo Fantozzi, si scaglia contro la corrazzata Potëmkin, rea di essere una “ca**ta pazzesca”.

Questo il post di Tommaso Paradiso: “A tutto c’è un limite. Va bene disorientare i cittadini alternando slogan come ‘apriamo tutto/chiudiamo tutto’ a seconda del trend. Va bene insultare o abbracciare il Meridione e i meridionali a seconda del trend. Va bene dichiarare in un primo momento che ‘Padania is not Italy’ per poi affermare ‘Amo l’Italia tutta’ a seconda del trend. Va bene disinteressarsi completamente del tema religioso per poi baciare laidamente il Crocifisso a seconda del trend. Va bene travestirsi da medico, carabiniere, poliziotto, pompiere, economista, dandy, agricoltore, sciatore (non li ricordo tutti) a seconda del trend. Va bene articolare messaggi politici solo attraverso lunghi e interminabili quanto vacui elenchi e/o ‘liste della spesa’ con il tentativo di inglobare il maggior numero di categorie, mestieri, professioni, sport, arti a seconda del trend, così che poi il cittadino griderà: ‘Hey quello sta parlando di me, lui si che mi capisce!’. Va bene tirare fuori il tema dei ‘migranti’ a seconda del trend ma soprattutto quando non si hanno più argomenti e il consenso pare ti stia leggermente abbandonando. Va bene, sì, diciamo che va bene tutto”.

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“Ma questa cosa della possibile manifestazione del 2 giugno a Roma è di una gravità infinita. Siamo stati in lockdown totale fino al 4 maggio e neanche un mese dopo viene proposta una grande manifestazione di piazza, ovvero un mega assembramento, un grande calcio in culo all’enorme fatica che tutta l’Italia ha fatto per tentare di uscire da una crisi senza precedenti. Ennesima manovra populista per inferocire l’animo già incattivito di tanta gente. Lo spostamento tra regioni tecnicamente sarà consentito dal 3 giugno. Spero che tutto ciò lucidamente venga impedito e scongiurato. E sì, già percepisco nell’aria gli slogan del futuro: ‘ci hanno impedito di manifestare! Questa è una dittatura!’ (e cazzate simili). È già tutto scritto e così scontato. Si predica buon senso ma si propaga disagio, imbarbarimento e confusione. L’Italia può e deve ripartire, possiamo e dobbiamo tornare a lavorare, sì. Anche senza una manifestazione di piazza, perché come avrebbe detto qualcuno… durante una pandemia la manifestazione di piazza È UNA CACATA PAZ”.

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