Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli » Musica

Lady Gaga annuncia di ritirare da Itunes la canzone “Do what u want” realizzata con R. Kelly

R. Kelly e Lady Gaga

I due hanno collaborato assieme nel 2013

Di Rossella Melchionna
Pubblicato il 11 Gen. 2019 alle 09:58 Aggiornato il 11 Gen. 2019 alle 10:04

Non solo non lavorerà più con il rapper R. Kelly, ma anche ha intenzione di far sparire da Itunes e le altre piattaforme di streaming Do what u want, brano duettato insieme . È questa l’ultima decisione di Lady Gaga, che ha appena vinto un Golden Globe per la canzone Shallow nel film A star is born, annunciata su Twitter il 10 gennaio 2019.

La cantante americana ha fatto questa scelta dopo che è stato trasmesso, sul canale televisivo Lifetime, Surviving R. Kelly, documentario sulle testimonianze delle donne che sono state vittime di molestie sessuali da parte del produttore discografico.

“Supporto e credo a queste donne al 1000 per cento. So che stanno soffrendo e le loro voci dovrebbero essere ascoltate e prese sul serio – ha scritto Gaga in un lungo tweet – Ciò che sto sentendo sulle accuse contro R. Kelly è orribile e indifendibile”.

La musicista, nel 2013, ha lavorato accanto al rapper. Messa anche sotto pressione dai fan, ha sentito l’esigenza di schierarsi sulla questione. Non ha voluto scusarsi, ma spiegarsi. “Come vittima di abusi sessuali, ho realizzato una canzone e un video in un periodo buio della mia vita: la mia intenzione era quella di creare qualcosa di estremamente provocatorio perché ero arrabbiata e non avevo ancora superato il trauma – ha continuato sul social Lady Gaga – Il pezzo è Do what u want (with my body) [Fa’ quello che vuoi con il mio corpo, ndr]. Se potessi tornare indietro e parlare alla versione di me più giovane, le direi di andare in terapia così capirebbe lo stato in cui versa”.

L’attrice, dunque, si è pentita della sua collaborazione – e del suo comportamento – in passato. “Non posso tornare indietro, ma posso andare avanti e continuare a sostenere donne, uomini e persone di tutti i generi e provenienza vittime di violenze sessuali”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version