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Bocelli va al convegno dei “negazionisti del Covid”: “Ho violato le regole del lockdown”

Crediti: Lucian Nuta/Flickr
Di Cristina Migliaccio
Pubblicato il 27 Lug. 2020 alle 17:01 Aggiornato il 27 Lug. 2020 alle 21:59

Andrea Bocelli: “Io umiliato e offeso dalla privazione della libertà durante il lockdown”

Andrea Bocelli ha ricordato i duri momenti del lockdown, causato dalla pandemia che ha colpito il mondo negli ultimi mesi. Il cantante ha spiegato: “Mi sono sentito umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa. Devo anche confessare, e lo faccio qui pubblicamente, di aver anche in certi casi disobbedito volontariamente a questo divieto perché non mi sembrava giusto né salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D”. Invitato al convegno in Senato dei “negazionisti del Covid”, organizzato da Vittorio Sgarbi, Andrea Bocelli ha esordito dicendo: “Ho accolto questo invito, ma sono lontano dalla politica”.

Il cantante ha proseguito, spiegando come ha vissuto la quarantena. “Quando siamo entrati in pieno lockdown ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così delicate. Poi ho cercato di analizzare la realtà e mi sono reso conto che le cose non erano così come ci venivano raccontate. Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?” Infine, Bocelli ha lanciato un appello alle scuole: “Bisogna riaprire le scuole e riprendere i libri. Spero che tutti insieme usciremo da questa situazione terribile”.

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